Intorpidimento dopo un intervento chirurgico

L’intorpidimento può verificarsi dopo un intervento chirurgico per diversi motivi, a volte è intenzionale, ma può anche essere una complicazione inaspettata dell’intervento. Si manifesta con un senso di formicolio o perdita parziale della sensibilità in una parte del corpo, solitamente quella interessata dall’operazione.

Quali cause si possono associare al formicolio post operatorio?

Le possibile cause del formicolio post operatorio sono:

  • Anestesia: dopo l’intervento, l’anestesia può provocare un intorpidimento temporaneo, soprattutto in caso di anestesia locale.
  • Incisione: l’area immediatamente circostante un’incisione è spesso intorpidita dopo l’intervento e può continuare ad esserlo per diversi mesi.
  • Danni ai nervi durante l’intervento: il danno permanente ai nervi potrebbe essere una potenziale complicazione di un’operazione. 

Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

Quali sono i rimedi contro l’intorpidimento dopo un intervento chirurgico?

Solitamente, l’intorpidimento migliora man mano che l’anestesia svanisce. La maggior parte dei pazienti sperimenta un recupero completo dall’intorpidimento uno o due giorni dopo l’intervento, senza bisogno di alcun trattamento. Il formicolio causato da un possibile danno ai nervi, invece, impiega più tempo per svanire, ma solitamente il paziente recupera la sensibilità in sei mesi o un anno. 

Con intorpidimento post operatorio quando rivolgersi al proprio medico?

Se si avverte un intorpidimento inaspettato e il chirurgo non ha accennato alla possibilità di sentirsi intorpiditi dopo l’intervento, è bene consultare il proprio medico, per capire la causa del formicolio. 

È necessario contattare un medico anche se si manifestano, insieme all’intorpidimento, i seguenti sintomi:

  • Incontinenza urinaria
  • Incontinenza intestinale
  • Cambiamenti improvvisi nella capacità di parlare
  • Incapacità di camminare
  • Abbassamento del viso, soprattutto su un lato 
  • Debolezza unilaterale in tutto il corpo

Intorpidimento e formicolio dopo un intervento chirurgico

L’intorpidimento può verificarsi dopo un intervento chirurgico per una serie di motivi, a volte l’intorpidimento è intenzionale ma può anche essere una complicazione inaspettata dell’intervento. L’intorpidimento delle mani e dei piedi può essere molto fastidioso, può causare limitazioni alle attività quotidiane e non deve quindi essere ignorato.

Se si avverte un intorpidimento inaspettato e il chirurgo non accennato la possibilità di sentirsi intorpiditi dopo l’intervento, non esitate a far sapere al vostro medico cosa sta succedendo.

Potrebbe esserci una spiegazione logica, o potrebbe essere il segno di una grave complicazione dopo l’intervento.

Cause

L’intorpidimento può essere presente per molteplici motivi. L’anestesia provoca intorpidimento intenzionalmente e può causare intorpidimento che dura per ore o giorni.

Stare sul tavolo operatorio per un periodo di tempo prolungato può causare intorpidimento, più lungo è l’intervento e maggiore è il rischio di questo tipo di problema. Se avete mai avuto la gamba “addormentata” dopo essere stati seduti troppo a lungo, avete familiarità con questo problema. La differenza è che se la gamba si addormenta durante l’intervento, non siete svegli per riposizionarvi. Per evitare che ciò accada, la maggior parte delle sale operatorie dispone di tavoli imbottiti dove viene eseguito l’intervento.

Una lesione che taglia un nervo può anche portare ad intorpidimento dell’area. Per esempio, un taglio grave nella parte inferiore della gamba potrebbe potenzialmente tagliare i nervi, e l’area al di sotto del nervo tagliato potrebbe avere accusare intorpidimento.

È possibile che un nervo venga danneggiato durante un intervento chirurgico, questo può essere inevitabile durante l’intervento. I chirurghi che lavorano sul viso sono particolarmente consapevoli del potenziale di danno dei nervi, in quanto anche un lieve danno potrebbe causare l’incapacità di sorridere, di sentire le aree del viso e può anche causare problemi con il linguaggio.

L’intorpidimento potrebbe svilupparsi subito dopo l’intervento chirurgico a causa del gonfiore che colpisce i nervi. Questo è causa di preoccupazione soprattutto se si è inseriti in un gesso rigido o se si dispone di una fasciatura restrittiva.

Intorpidimento dovuto all’anestesia

Il motivo per cui si usa l’anestesia è non provare dolore durante l’intervento. Esistono molti tipi di anestesia, ma tutti hanno un unico scopo: impedire al cervello di percepire l’intervento chirurgico. La maggior parte degli interventi chirurgici sarebbe troppo doloroso senza il beneficio dell’anestesia. 

Dopo l’intervento, l’anestesia può provocare un intorpidimento temporaneo, soprattutto se è stato eseguito un blocco nervoso. Infatti, per alcune procedure questo intorpidimento che dura per ore o un giorno dopo l’intervento è una benedizione: non si sente dolore dove si è intorpiditi.

Intorpidimento dell’incisione

L’area immediatamente circostante un’incisione è spesso intorpidita dopo l’intervento e può continuare ad esserlo per diversi mesi dopo l’intervento. Ciò è causato dal danneggiamento dei nervi che attraversano il sito chirurgico e la sensazione spesso ritorna nei mesi successivi all’intervento.

Danni ai nervi chirurgici

Nel caso in cui il danno permanente ai nervi sia una potenziale complicazione dell’intervento, il chirurgo è tenuto a discuterne con voi prima dell’intervento. Questa sarà una delle cose da tenere in considerazione prima di prendere la decisione di sottoporsi ad un intervento chirurgico. È necessario valutare sia i rischi che gli aspetti positivi di un intervento.

Intorpidimento peggiore dopo l’intervento

Se prima dell’intervento si ha avuto un intorpidimento, quest’ultimo potrebbe essere peggiore dopo l’intervento, soprattutto se questo è stato proprio il motivo dell’intervento. Se l’intervento ha avuto successo, si può pian piano iniziare ad avere più sensibilità man mano che l’infiammazione e il gonfiore dovuti all’intervento migliorano. 

Ad esempio, se avete avuto un “nervo pizzicato” nella schiena e un intorpidimento del piede, potreste avvertire un aumento dell’intorpidimento in quell’area, che però migliorerà man mano che il recupero chirurgico prosegue. 

In quali casi l’intorpidimento dopo un intervento è grave

L’intorpidimento è grave e deve essere trattato come un’emergenza in questi casi:

Incontinenza urinaria

Incontinenza intestinale

Cambiamenti improvvisi nella capacità di parlare

Incapacità di camminare

Abbassamento del viso, soprattutto su un lato 

Debolezza unilaterale in tutto il corpo

In caso si provi un notevole e grave intorpidimento al di sotto della zona chirurgica, a seguito di un intervento alla schiena o alla colonna vertebrale

In questi casi è necessario contattare immediatamente il pronto soccorso.

L’intorpidimento può migliorare

L’intorpidimento migliora notevolmente man mano che l’anestesia svanisce. La maggior parte dei pazienti sperimenta un recupero completo dall’intorpidimento uno o due giorni dopo l’intervento

Il danno ai nervi richiede più tempo per guarire – sei mesi o un anno dopo l’intervento chirurgico è tipicamente il tempo necessario affinché il recupero sia considerato completo e il danno ai nervi è migliorato tanto quanto ci si aspetta. Ci sono sempre delle eccezioni, e alcuni pazienti possono necessitare di procedure aggiuntive per migliorare ulteriormente la sensazione.

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