VITAMINA B6 (PIRIDOSSAL-FOSFATO) (1)

Utile Per 

Determinazione dello stato della vitamina B6, anche in persone che presentano disturbi di compressione progressiva dei nervi, come la sindrome del tunnel carpale e quella del tunnel tarsale.

 

Determinare il successo complessivo di un programma di integrazione di vitamina B6.

 

Diagnosi e valutazione dell’ipofosfatasia.

Informazioni Cliniche 

La vitamina B6 è un complesso di 6 vitamine: piridossale, piridossina, piridossamina e i loro esteri 5′-fosfati. A causa del suo ruolo di cofattore in una serie di reazioni enzimatiche, il piridossalfosfato (PLP) è stato determinato come la forma biologicamente attiva della vitamina B6.

 

La carenza di vitamina B6 è una potenziale causa di sindrome della bocca urente e un possibile fattore di potenziamento per le sindromi del tunnel carpale e del tunnel tarsale. Le persone che presentano disturbi cronici e progressivi della compressione dei nervi possono essere carenti di vitamina B6 e devono essere esaminate. La carenza di vitamina B6 è associata a sintomi di desquamazione della pelle, gengivite grave, irritabilità, debolezza, depressione, vertigini, neuropatia periferica e convulsioni. Nei bambini, le carenze sono caratterizzate da diarrea, anemia e convulsioni.

 

Livelli di piridossalfosfato (PLP) molto alti in combinazione con bassi livelli di acido 4-piridossico sono riscontrati in caso di ipofosfatasia, un disturbo caratterizzato da bassi livelli di fosfatasi alcalina e una serie di anomalie scheletriche.

Valori di Riferimento 

5-50 mcg/L

Interpretazione 

I livelli per gli individui a digiuno che rientrano nell’intervallo da 3 a 30 mcg/L per l’acido 4-piridossico (4-PA) e da 5 a 50 mcg/L per il piridossal-5′-fosfato (PLP) sono indicativi di una nutrizione corretta.

 

Le seguenti sono linee guida interpretative basate sui risultati di PLP e 4-PA:

Se la PLP è >100mcg/L; o -Se la PLP è >100 mcg/L e la PA è < o =30, l’aumento del piridossal-5′-fosfato è indicativo di ipofosfatasia. Si consideri l’analisi degli isoenzimi della fosfatasi alcalina nel siero (ALKI / Fosfatasi alcalina, Totale e Isoenzimi, Siero) e fosfoetanolamina urinaria (AAPD / Aminoacidi, Quantitativo, Casuale, Urina).

-Se la PLP è >100 mcg/L e la 4-PA è da 31 a 100 mcg/L; oppure la PLP è da 81 a 100 mcg/L e la PA è < o =30 mcg/L, l’aumento del piridossal-5′-fosfato probabilmente legato all’assunzione alimentare; tuttavia non si può escludere una lieve espressione di ipofosfatasia. Si consideri l’analisi degli isoenzimi della fosfatasi alcalina nel siero (ALKI / Fosfatasi alcalina, Totale e Isoenzimi, Siero) e della fosfoetanolamina urinaria (AAPD / Aminoacidi, Quantitativo, Casuale, Urina).

-Se la PLP è da 51 a 80 mcg/L o la PLP è da 81 a 100 mcg/L e la 4-PA è >30; o la PLP è >100 mcg/L e la 4-PA è >100 mcg/L, l’elevato piridossal-5′-fosfato è probabilmente dovuto all’assunzione alimentare.

Avvertenze

I valori di riferimento sono stati stabiliti utilizzando volontari sani a digiuno e che si sono astenuti dall’integrazione di vitamine per 24 ore prima del test. L’integrazione di vitamine e il non digiuno possono portare a concentrazioni elevate di vitamine nel plasma.

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