VELOCITA_ DI SEDIMENTAZIONE DELLE EMAZIE (VES)

Perché eseguire il test?

Per rilevare la presenza di infiammazioni causate da una o più patologie, come per esempio, infezioni, tumori o malattie autoimmuni; il test viene eseguito come supporto nella diagnosi e nel monitoraggio di specifiche patologie quali artrite transitoria, vasculite sistemica, polimialgia reumatica o artrite reumatoide.

Quando eseguire il test?

Nel caso in cui si sospetti la presenza di un’infiammazione; in presenza di segni e sintomi che possono dedurre la presenza di artrite transitoria, vasculite sistemica, polimialgia reumatica o artrite reumatoide, come mal di testa, dolore al collo o alle spalle, dolore pelvico, anemia, scarso appetito, perdita di peso inspiegata e rigidità delle articolazioni.

Che tipo di campione viene prelevato?

Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio.

​​​​​​​Il Test Richiede una Preparazione?

Non è richiesta alcuna preparazione

L’Esame

La velocità di eritrosedimentazione (VES) misura indirettamente il grado di infiammazione presente nell’organismo. Il test misura il tempo che gli eritrociti (globuli rossi) impiegano a precipitare (sedimentare) in un campione di sangue posto in un tubo verticale di lunghezza standard, alto e stretto. Il risultato è riportato in millimetri di fluido (plasma) presenti nella porzione superiore del tubo dopo un’ora.

Una volta inserito il campione di sangue nel tubo, le cellule sedimentano lentamente, lasciando nella parte superiore il plasma. In presenza di un’alta concentrazione di proteine, in particolare delle proteine chiamate “di fase acuta”, i globuli rossi sedimentano più velocemente. La concentrazione delle proteine della fase acuta, come la proteina C reattiva (PCR) e il fibrinogeno aumenta nel sangue in risposta all’infiammazione.

Un’infiammazione è la classica reazione immunitaria dell’organismo: acuta, nel caso si sviluppi direttamente dopo un trauma, una ferita o un’infezione, o cronica, se persiste per un lungo periodo di tempo, per esempio nel caso di malattie autoimmuni o di cancro.

La VES non è diagnostica, ma semplicemente un test non specifico, che può dare risultati elevati dovuti a molte patologie, essa fornisce tuttavia informazioni utili a rilevare la presenza o l’assenza di un’infiammazione.

Nel corso del tempo sono stati introdotti test più specifici, mettendo in discussione l’utilità della VES. Tuttavia, la VES viene utilizzata per la diagnosi ed il monitoraggio dell’artrite transitoria,della vasculite sistemica e della polimialgia reumatica.

Una VES molto elevata è utile per la diagnosi differenziale di malattia reumatica. Essa può essere una buona opzione in caso non siano disponibili altri test (per esempio in aree del mondo con risorse limitate, o nel caso si debba tenere sotto controllo una patologia specifica).

Volete avere informazioni sugli intervalli di riferimento?

Gli intervalli di riferimento dipendono da molti fattori, quali l’età e il sesso del paziente, la popolazione di riferimento e il metodo utilizzato per l’esecuzione dell’esame. Il risultato numerico di un test può pertanto avere significati diversi in laboratori differenti.

Per queste ragioni, non vengono riportati gli intervalli di riferimento. Per la valutazione dei risultati dei test, riferirsi ai valori di riferimento forniti dal laboratorio nel quale questi sono stati eseguiti. Gli intervalli di riferimento di ciascun test sono riportati sul referto di laboratorio, accanto al nome ed al risultato dello stesso. 

Quali informazioni si ottengono dal test?

La velocità di eritrosedimentazione (VES) è un test semplice, economico e non specifico. Esso venne utilizzato per molti anni al fine di identificare infiammazioni dovute a patologie come tumori, infezioni e patologie autoimmuni.

Si tratta di un test non specifico poiché valori elevati indicano la presenza di infiammazione senza dare ulteriori informazioni sul luogo o sulla sua causa. I risultati della VES possono essere influenzati da altre patologie, oltre all’infiammazione. Per questa ragione, di solito è utilizzata insieme ad altri test, come la proteina C-reattiva.

La VES è solitamente un supporto nella diagnosi di alcuni tipi di patologie infiammatorie (artrite transitoria, vasculite sistemica e polimialgia reumatica). Se i valori della VES aumentano significativamente, essi sono una conferma della diagnosi.

Questo test è utile per il monitoraggio e la risposta alla terapia per le patologie sopra menzionate, ma anche per altre patologie come il lupus.

Quando viene prescritto il test?

La VES viene richiesta nel caso si presuma la presenza di un’infiammazione causata da una patologia in atto. Molte patologie infiammatorie possono essere rilevate usando questo test: per esempio, in caso si sospetti la presenza di artrite responsabile di infiammazione e dolore agli arti o se si accusano sintomi di malattie infiammatorie intestinali.

La VES può essere prescritta in caso di sintomi che suggeriscono polimialgia reumatica, vasculite sistemica o artrite transitoria, come mal di testa, dolore a ginocchia e articolazioni, dolore alla pelvi, anemia, scarso appetito, perdita di peso inspiegata e rigidità articolare. La VES può essere effettuata a intervalli regolari come parte del monitoraggio di queste patologie.

La VES può essere effettuata anche in caso di approfondimenti di varie patologie.

Cosa significa il risultato del test?

Il risultato della VES è riportato in millimetri di fluido (plasma) presenti nella porzione superiore del tubo, di altezza standard, dopo un’ora (mm/ora).

Essendo la VES un indicatore non specifico di infiammazione, il risultato può essere usato insieme ad altri reperti clinici, la storia clinica e i risultati di altri esami di laboratorio. Se il risultato della VES e i segni clinici concordano, allora si può confermare o scartare la diagnosi sospettata.

Una VES elevata senza alcun sintomo, solitamente non è sufficiente per una diagnosi. Allo stesso modo, valori di VES normali non escludono la presenza d’infiammazioni o patologie.

Una VES moderatamente elevata può indicare la presenza di infiammazioni, ma anche anemia, infezioni, gravidanza ed età avanzata.

Una VES elevata indica evidentemente la presenza di una grave infezione, associata ad un aumento delle globuline, polimialgia reumatica o artrite transitoria. Per effettuare la diagnosi definitiva, il medico effettuerà ulteriori test di approfondimento, come l’emocoltura, in base ai sintomi del paziente. Le persone con mieloma multiplo o macroglobulinemia di Waldenstrom (un tumore che causa un grande aumento delle immunoglobuline) hanno di solito una VES molto elevata anche in assenza di infiammazione.

In corso di monitoraggio di una patologia, un aumento della VES può essere sintomo di un aumento dell’infiammazione o di una scarsa risposta alla terapia; una VES normale o diminuita può indicare una risposta appropriata al trattamento.

C’è altro da sapere?

Una VES bassa può essere osservata nelle patologie in cui la sedimentazione normale dei globuli rossi è inibita, come nella policitemia, in cui si osserva un alto numero di globuli rossi, nella leucocitosi, in cui si osserva un alto numero di globuli bianchi e in alcune malattie caratterizzate da anomalie proteiche. Anche nelle patologie che causano anomalie della forma dei globuli rossi (come nell’anemia falciforme in cui le emazie hanno una forma a falce) si può riscontrare una VES bassa.

Le donne tendono ad avere una VES più elevata rispetto agli uomini, in quanto le mestruazioni e la gravidanza possono causare un temporaneo rialzo di questo valore.

In pediatria, la VES è il test effettuato per supportare la diagnosi e il monitoraggio dei bambini affetti da artrite reumatoide o da sindrome di Kawasaki.

Quanto tempo è necessario per eseguire il test?

La tempistica dipende dal laboratorio che esegue il test, anche se in genere è sufficiente un’ora circa. I metodi più moderni possono fornire un risultato anche in 20-30 minuti. Sono disponibili anche test rapidi che, tramite l’utilizzo di centrifugazioni, consentono di ottenere un risultato in 5 minuti. Questi metodi sono molto utili in caso di emergenza.

Da cosa è causata l’infiammazione?

L’infiammazione può essere sia acuta che cronica e può essere causata da moltissime patologie o condizioni cliniche, come:

Malattie infiammatorie intestinali

Infezioni

Malattie autoimmuni, come il lupus

Artrite

Quali altri test possono essere richiesti oltre la VES?

Si può richiedere la proteina C reattiva (PCR) e altri test genetici come il pannello metabolico o l’emocromo. VES e proteina C reattiva (PCR) sono entrambi indicatori di un’infiammazione. Di solito, la VES non cambia così rapidamente come la PCR, sia all’inizio dell’infiammazione che dopo la sua risoluzione. La PCR non è influenzata da tanti fattori come la VES, e pertanto è un ottimo indicatore della presenza di un’infiammazione. Tuttavia, la VES è un test più facile da eseguire e molti clinici la preferiscono come test di primo livello, in caso di sospetta infiammazione.

Sulla base dei sintomi, insieme alla VES possono essere richiesti anche gli anticorpi anti-nucleo (ANA), il fattore reumatoide (FR), il fibrinogeno e l’elettroforesi delle sieroproteine.

Una VES elevata è di solito causata da due tipi di proteine, le globuline o il fibrinogeno. In base alla storia clinica del paziente, ai segni e sintomi e alla patologia sospettata, può essere richiesto il test del fibrinogeno (una proteina della coagulazione marcatore di infiammazione) e l’elettroforesi delle sieroproteine per definire quale di queste (o entrambe, in taluni casi) sia la causa dell’innalzamento della VES. In caso di sospetta infezione ematica grave, può essere richiesta l’emocoltura.

Cosa significa la variazione della VES?

Aumenti o diminuzioni della VES possono dare indicazioni rispettivamente sulla presenza o la risoluzione dell’infezione o dell’infiammazione. In corso di patologia infiammatorie croniche, i valori della VES possono variare insieme alle condizioni cliniche del paziente.

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