Utile Per
Diagnosticare l’infezione in fase acuta da virus Varicella-zoster
Informazioni Cliniche
Il virus Varicella-zoster (VZV), un virus erpetico, causa 2 malattie esantematiche (associate a eruzione cutanea), varicella e herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio). La varicella è una malattia altamente contagiosa che viene solitamente contratta durante l’infanzia ed è caratterizzata da un’eruzione cutanea vescico-pustolosa che si sviluppa nelle colture successive. Anche se l’infezione primaria si traduce in immunità alla successiva esposizione alla varicella, il virus rimane latente nel corpo, localizzato nella radice dorsale o nei gangli del nervo cranico. La riattivazione dell’infezione latente si manifesta come herpes zoster. Alla riattivazione, il virus migra lungo le vie neurali verso la pelle, producendo un’eruzione cutanea unilaterale di solito limitata ad un singolo dermatomo. La riattivazione si verifica negli adulti più anziani e in pazienti con ridotta immunità cellulare.
Diverse popolazioni rischiano di subire reazioni insolitamente gravi alle infezioni da VZV. L’infezione nelle donne in gravidanza può diffondersi al feto attraverso la placenta causando una malattia congenita nel neonato. I pazienti immunodepressi negli ospedali possono contrarre gravi infezioni nosocomiali da altri che hanno infezioni da VZV attive. Pertanto, lo screening sierologico dei fornitori diretti di assistenza sanitaria (medici, personale sanitario alleato) e degli individui in gruppi ad alto rischio è necessario per evitare la diffusione incontrollata dell’infezione.
Mentre la presentazione clinica dell’infezione da VZV è generalmente caratteristica, spesso è necessaria una valutazione sierologica dei pazienti con infezioni atipiche e sistemiche. Ad esempio, è estremamente importante valutare sierologicamente i pazienti per la diagnosi precoce delle infezioni da VZV in ambiente ospedaliero. La diffusione nosocomiale dell’infezione da VZV può essere pericolosa per la vita dei pazienti immunodepressi suscettibili alle infezioni.
Valori di Riferimento
Negativo
I valori di riferimento valgono per tutte le età.
Interpretazione
Un risultato IgM positivo indica una recente infezione da virus Varicella-zoster (VZV).
Un risultato negativo non esclude la diagnosi di infezione da VZV. Il campione può essere stato prelevato prima della comparsa di anticorpi rilevabili. Risultati negativi in caso di sospetta infezione precoce da VZV dovrebbero essere seguiti da un test su un nuovo campione in 2 o 3 settimane.
Avvertenze
Le caratteristiche di prestazione da individui vaccinati con il virus varicella-zoster (ceppo OKA) non sono state stabilite.
Il test deve essere eseguito sul siero. Non è stato stabilito l’uso di sangue intero, plasma o sangue del cordone ombelicale.
I risultati positivi del sangue del cordone ombelicale o dei neonati devono essere interpretati con attenzione.
I risultati di pazienti immunodepressi devono essere interpretati con cautela.