Cos’è la vancomicina e perché si esegue il test per quantificare la concentrazione di vancomicina (valle) nel sangue?
La vancomicina è un antibiotico utilizzato per trattare le infezioni causate da organismi gram-positivi resistenti agli antibiotici beta-lattamici, o per quei pazienti allergici o intolleranti ai farmaci beta-lattamici.
La vancomicina può dare sintomi di nefrotossicità in pazienti con funzione renale ridotta, o che ricevono regimi del farmaco ad alta concentrazione o prolungati, o considerati per la loro storia clinica ad alto rischio.
Cosa significa il risultato del test?
Il test sulle concentrazioni minime di vancomicina è raccomandato per il monitoraggio terapeutico della vancomicina, preferibilmente acquisita allo stato stazionario (prima della quarta dose).
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue dal braccio.
Sono previste norme di preparazione?
Utile Per
Test favorito per il monitoraggio della terapia con vancomicina
Monitoraggio delle concentrazioni minime prelevate allo stato stazionario in pazienti selezionati sottoposti a terapia con vancomicina
Informazioni Cliniche
La vancomicina è un antibiotico utilizzato per trattare le infezioni causate da organismi gram-positivi resistenti agli antibiotici beta-lattamici, come gli stafilococchi resistenti alla meticillina (MRSA), il gruppo Streptococcus viridans, la pneumoniae S resistente a penicillina/cefalosforina, e le specie di Enterococco resistenti alla penicillina/ampicillina.
La formulazione orale, che non viene assorbita, viene utilizzata nel trattamento della colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile. La vancomicina viene utilizzata anche nei pazienti intolleranti o allergici ai beta-lattami.
La vancomicina è stata associata alla nefrotossicità e all’ototossicità, anche se sembra che molti di questi rapporti riflettano impurità nelle prime formulazioni. Il monitoraggio della nefrotossicità legata alla vancomicina è raccomandato solo nei pazienti con funzione renale ridotta, per quelli che ricevono regimi di vancomicina aggressivi o prolungati, o per quelli ad alto rischio, compresi i pazienti comedicati con altri agenti nefrotossici.
Le concentrazioni minime sono raccomandate per il monitoraggio terapeutico della vancomicina, preferibilmente acquisita allo stato stazionario (poco prima della quarta dose). Per evitare lo sviluppo di resistenza, i livelli minimi di vancomicina dovrebbero rimanere al di sopra di 10,0 mcg/mL. Le infezioni complicate richiedono livelli di riferimento più elevati, tipicamente da 15,0 a 20,0 mcg/mL. Le concentrazioni di picco non sono ben correlate all’efficacia o alla nefrotossicità, ma possono essere utili per le analisi farmacocinetiche (ad esempio, area sotto la curva: studi AUC) o per pazienti selezionati.
Valori di Riferimento
Concentrazioni terapeutiche: 10.0-20.0 mcg/mL
Interpretazione
I livelli minimi sono meglio correlati all’efficacia rispetto ai livelli massimi, con livelli di riferimento minimi compresi tra 10,0 e 20,0 mcg/mL, a seconda del tipo di infezione.
Avvertenze
Come per ogni test che utilizza anticorpi di topo, esiste la possibilità di interferenze da parte di anticorpi umani anti-topo (HAMA) nel campione, che potrebbero causare risultati falsamente inferiori.
Il legame non specifico degli anticorpi eterofili del campione con la glucosio-6-fosfato deidrogenasi del reagente può portare a risultati falsamente inferiori in casi molto rari (<10[-6]).