Utile Per
Diagnosi di esclusione dell’infarto miocardico acuto
Informazioni Cliniche
La troponina è un complesso che regola la contrazione dei muscoli striati. Si compone di 3 sottounità (C, T e I) che si trovano periodicamente lungo il filamento sottile delle miofibrille. La troponina I inibisce l’actomiosina ATPasi.
La troponina I è una proteina inibitoria ed è presente in 3 isoforme: muscolo cardiaco, muscolo scheletrico a contrazione lenta e muscolo scheletrico a contrazione rapida. La forma cardiaca della troponina I ha 31 residui di aminoacidi sul suo terminale N, non presenti nelle forme scheletriche, che permettono lo sviluppo di anticorpi policlonali e monoclonali specifici. La specificità cardiaca di questa isoforma migliora l’accuratezza della diagnosi in pazienti con lesioni acute o croniche del muscolo scheletrico e possibili lesioni miocardiche concomitanti.
La troponina I è l’unico isotopo di troponina presente nel miocardio e non si esprime in nessuna fase dello sviluppo del muscolo scheletrico. La troponina I viene rilasciata nel flusso sanguigno entro poche ore dall’insorgenza dei sintomi dell’infarto miocardico o del danno ischemico. Può essere rilevata da 3 a 6 ore dopo l’insorgenza del dolore toracico con concentrazioni massime da 12 a 16 ore, e rimane elevata per 5-9 giorni.
Valori di Riferimento
< o =0,04 ng/mL
I valori di riferimento non sono stati stabiliti per i pazienti di età inferiore ai 17 anni.
Interpretazione
Ci sono, a volte, aumenti di troponina T cardiaca (cTnT) che usiamo clinicamente, che possono essere dovuti a malattie del muscolo scheletrico. Un modo per smascherare tali aumenti è quello di misurare la troponina I cardiaca (cTnI), che in questa circostanza sarà normale. Inoltre, a volte ci sono interferenze che possono causare falsi aumenti o diminuzioni dei valori di cTnT. Concettualmente, queste stesse interferenze possono verificarsi con la cTnI, ma, in ogni caso, la probabilità di avere entrambi i test confusi in questo modo è altamente inusuale. Così, i potenziali falsi positivi sarebbero smascherati da un normale cTnI e i falsi negativi da un valore elevato.
Uno studio di una fascia di riferimento è stato condotto utilizzando il test ADVIA Centaur TnI-Ultra basato sulla guida del protocollo C28-A2.25 del Clinical and Laboratory Standards Institute (CLSI). Lo studio, che ha utilizzato 1.845 campioni di siero fresco, plasma di eparina al litio, e plasma EDTA da 648 individui apparentemente sani che vanno dai 17 ai 91 anni di età, ha dimostrato un 99° percentile di 0,04 ng/mL (mcg/L).(1)
Avvertenze
Un risultato positivo della troponina non è sempre indicativo di infarto miocardico. Altre condizioni che determinano un danno alle cellule del miocardio possono contribuire a livelli elevati di troponina I cardiaca. Queste condizioni includono, ma non sono limitate a, miocardite, chirurgia cardiaca, angina, angina instabile, insufficienza cardiaca congestiva e cause non cardiache, come l’insufficienza renale e l’embolia polmonare.