Perché può essere necessario fare il test?
Per valutare la funzionalità tiroidea; come supporto alla diagnosi di patologie tiroidee; per monitorare l’efficacia della terapia e per lo screening dell’ipotiroidismo nei neonati.
Quando è necessario fare il test?
Se si presentano segni e sintomi di patologie tiroidee, di ingrossamento della tiroide (gozzo) o in presenza di un nodulo tiroideo, come per esempio una cisti solida o piena di fluidi. Il test viene inoltre effettuato dopo un risultato anomalo del TSH ed a persone in trattamento per patologie tiroidee.
Che tipo di campione viene prelevato?
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio oppure qualche goccia di sangue ottenuta pungendo il tallone di un neonato
È richiesta una preparazione per il test?
No, non è necessaria alcuna preparazione; tuttavia, l’assunzione di alcuni farmaci, di multivitaminici o di integratori, può interferire con la determinazione di T4 libera, per questo motivo si consiglia di comunicare al medico tutti i farmaci in uso. In caso di persone in trattamento con ormoni tiroidei, si raccomanda di effettuare il prelievo prima dell’assunzione del farmaco. Uno stato di malessere può alterare i risultati del test, perciò si sconsiglia di eseguire l’esame in persone ricoverate o in convalescenza dopo una malattia.
L’Esame
La tiroxina (T4) è uno dei due ormoni principali che vengono prodotti dalla tiroide, una piccola ghiandola a forma di farfalla situata alla base del collo, appiattita contro la trachea. L’altro ormone è la triiodotironina (T3), che insieme alla T4 controlla la velocità di consumo dell’energia da parte dell’organismo. La maggior parte della T4 e della T3 nel sangue circola legata a proteine, la restante circola liberamente e rappresenta la forma biologicamente attiva dell’ormone. Questo esame misura la concentrazione di T4 libera nel sangue.
La T4 costituisce circa l’80% degli ormoni tiroidei. Si tratta di un ormone nella maggior parte dei casi inattivo che però è convertito nella forma maggiormente attiva, il T3, nel fegato e in altri tessuti.
La produzione di T4 è regolata dal un sistema di feedback, in modo da mantenere stabile la concentrazione degli ormoni tiroidei nel sangue. Fanno parte di questo sistema a feedback anche il T3, il TSH (ormone tireostimolante) e il TRH (ormone tireotropo) prodotto dall’ipotalamo:
Quando la concentrazione di T4 diminuisce, l’ipotalamo produce il TRH, che comanda all’ipofisi di produrre e rilasciare il TSH. Il TSH a sua volta stimola la tiroide a produrre più T4 e T3.
All’aumentare della concentrazione ematica di ormoni tiroidei, il rilascio di TSH è inibito e di conseguenza anche la produzione degli stessi T4 e T3.
Il corretto funzionamento dei tre organi coinvolti – ipotalamo, ipofisi e tiroide – permette di mantenere concentrazioni stabili di ormoni tiroidei.
Nel caso in cui la tiroide non produca quantità sufficienti di T4 e di T3, per esempio, a causa di disfunzioni tiroidee o di produzione insufficiente di TSH, la persona affetta può manifestare sintomi di ipotiroidismo (aumento di peso, secchezza della cute, intolleranza al freddo, ciclo mestruale irregolare e affaticamento). L’ipotiroidismo non trattato, chiamato mixedema, può causare insufficienza cardiaca, convulsioni e coma. Nei bambini l’ipotiroidismo può arrestare la crescita e ritardare lo sviluppo sessuale. La tiroidite di Hashimoto, una patologia autoimmune, è una causa frequente di ipotiroidismo.
Nel caso in cui la tiroide produca una quantità eccessiva di T4 e T3, ciò causa un aumento della velocità delle funzioni dell’organismo con sintomi di ipertiroidismo (perdita di peso, tachicardia, ansia, tremori alle mani, gonfiore degli occhi e difficoltà a dormire). Il morbo di Graves causa frequentemente ipertiroidismo.
Cause comuni di ipertiroidismo e ipotiroidismo sono tiroiditi, tumori tiroidei, così come l’eccessiva o la scarsa produzione di TSH. Gli effetti di queste patologie sulla produzione di ormoni tiroidei possono essere determinati e monitorati tramite la misura della T4 libera.
Vorresti sapere gli intervalli di riferimento?
Gli intervalli di riferimento dipendono da molteplici fattori, quali l’età e il sesso del paziente, la popolazione di riferimento e il metodo utilizzato per l’esecuzione dell’esame. Il risultato numerico di un test può pertanto avere significati diversi in base al laboratorio in cui è stato svolto.
Per queste ragioni, non vengono riportati gli intervalli di riferimento. Per la valutazione dei risultati dei test, fare riferimento ai valori forniti dal laboratorio nel quale questi sono stati eseguiti. Gli intervalli di riferimento di ciascun test sono riportati sul referto di laboratorio, accanto al nome ed al risultato dello stesso.
Quali informazioni è possibile ottenere dal test?
Il test fornisce indicazioni sulla quantità di tiroxina libera (T4 libera) consente di valutare la funzionalità tiroidea e diagnosticare le patologie tiroidee, inclusi l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo, di solito dopo il riscontro di un risultato anomalo della misura dell’ormone tireostimolante (TSH).
La maggior parte della T4 e della T3 circola nel sangue legata a proteine, mentre una piccola percentuale di esse circola liberamente. Gli esami disponibili consentono di misurare la T4 totale, la T4 libera, la T3 totale o la T3 libera. La T4 totale è un valore che è stato utilizzato per molti anni, ma che viene molto influenzato dalla concentrazione delle proteine responsabili del trasporto ematico degli ormoni. La T4 libera (fT4) invece, è la forma attiva della tiroxina, non essendo influenzata dalla concentrazione delle proteine. Pertanto, l’fT4 è il valore più accurato per stimare la funzionalità della tiroide e, nella maggior parte dei casi, è usata al posto della T4 totale.
La T4 libera può essere misurata dopo il TSH e talvolta insieme alla T3 libera, al fine di:
Monitorare i pazienti affetti da tumore tiroideo che risponde al TSH: vengono testati regolarmente il TSH e la T4 per assicurarsi che siano stati somministrati ormoni tiroidei in misura sufficiente a mantenere basso il TSH senza alzare troppo la T4
Monitorare l’efficacia del trattamento in persone affette da patologie tiroidee
A volte per verificare la funzionalità ipofisaria
Verificare la presenza concentrazioni di ormoni tiroidei troppo alte o troppo basse (ipertiroidismo e ipotiroidismo) e diagnosticarne le cause
Distinguere tra le differenti malattie tiroidee
Non è raccomandato l’uso della T4 libera per lo screening delle patologie tiroidee in persone asintomatiche.
In caso di sospetta patologia autoimmune della tiroide, il clinico può prescrivere anche gli anticorpi tiroidei insieme alla misura della T4 libera.
Quando viene effettuato l’esame?
La misurazione della T4 libera (fT4) viene effettuata in caso si siano riscontrati valori anomali di TSH in pazienti con sintomi di ipertiroidismo o ipotiroidismo, noduli tiroidei o gozzo tiroideo.
Sintomi di ipertiroidismo sono:
Insonnia
Ansia
Perdita di peso
Tachicardia
Eventuale interessamento oculare: gonfiore attorno agli occhi, secchezza, irritazione e, a volte, esoftalmo (occhi sporgenti)
Astenia
Tremore delle mani
Sensibilità alla luce, disturbi della visione
Diarrea (a volte)
Sintomi d’ipotiroidismo sono:
Stitichezza
Secchezza della pelle
Irregolarità del ciclo mestruale
Intolleranza al freddo
Aumento del peso
Gonfiore della pelle
Astenia
Perdita di capelli
La determinazione della T4 libera può essere effettuata ad intervalli regolari, per monitorare la funzionalità tiroidea e l’efficacia della terapia in corso di trattamenti per patologie tiroidee.
Per le donne in gravidanza affette da problemi alla tiroide, il medico può prescrivere esami tiroidei sia all’inizio che al termine della gravidanza e nel periodo successivo al parto per monitorare sia la madre che il bambino.
Cosa significa il risultato del test?
I valori della T4 libera (fT4) possono indicare un’iperattività della tiroide (ipertiroidismo) o un’attività rallentata della ghiandola stessa (ipotiroidismo). I risultati del test non sono diagnostici ma necessitano di una valutazione complessiva assieme ai risultati di altri esami, come il TSH o il T3.
La carenza e l’eccesso di T4 libera sono la conseguenza di varie patologie, sia temporanee che croniche della tiroide. Basse concentrazioni di T4 libera insieme a basso TSH o alte concentrazioni di T4 libera insieme a TSH alto sono indicatori della presenza di patologie dell’ipofisi.
Durante la terapia di patologie tiroidee, i risultati dell’esame forniscono al clinico informazioni circa l’efficacia della stessa e la necessità di variare il dosaggio dei farmaci. Per esempio, in persone affette da ipertiroidismo vengono regolarmente valutati i livelli di TSH, T4 e T3 per verificare l’efficacia dei farmaci nella diminuzione dei livelli degli ormoni tiroidei. Nelle persone affette da ipotiroidismo viene invece richiesta regolarmente la misura del TSH e del T4.
La tabella seguente riassume alcuni dei risultati più frequenti e del loro potenziale significato.
TSH | T4 LIBERA | T3 LIBERA O TOTALE | PROBABILE INTERPRETAZIONE |
Normale | Normale | Normale | La tiroide funziona normalmente (eutiroidismo) |
Normale o basso | Normale o basso | Basso | Alterazione della funzionalità tiroidea dovuta a malattia (malattie non tiroidee o sindrome del malato eutiroideo) |
Alto | Normale | Normale | Ipotiroidismo leggero; nel caso di trattamento per ipotiroidismo, indica un dosaggio scarso del farmaco |
Alto | Basso | Basso o normale | Ipotiroidismo primario (causato da un problema della ghiandola tiroidea) |
Normale o alto | Alto | Alto | Ipertiroidismo secondario, causato da problemi dell’ipofisi, o dei recettori per gli ormoni tiroidei (resistenza agli ormoni tiroidea) |
Basso | Normale | Normale | Ipertiroidismo leggero; nel caso di trattamento per ipertiroidismo, indica un dosaggio eccessivo del farmaco |
Basso | Normale | Alto | Ipertiroidismo raro causato dalla produzione eccessiva di T3 (tireotossicosi o T3-tossicosi) |
Basso | Alto | Alto | Ipertiroidismo primario (causato da problemi della ghiandola tiroidea) |
Basso | Basso | Basso | Ipotiroidismo secondario causato da problemi ipotalamici o ipofisari. |
Ci sono altri aspetti da tenere in considerazione?
Si consiglia di evitare di misurare gli ormoni tiroidei in pazienti ricoverati ed aspettare la completa guarigione dopo qualsiasi patologia acuta, poiché questi possono essere influenzati dallo stress o dalla malattia.
Si raccomanda di tenere in considerazione che i test della tiroide sono un’istantanea di ciò che accade in un sistema dinamico. I risultati possono essere influenzati da:
Aumento, diminuzione e cambiamenti (ereditati o acquisiti) nelle proteine che legano T4 e T3
Raramente, resistenza agli ormoni tiroidei
Patologie sistemiche
La presenza di malattie epatiche
Gravidanza
Quali farmaci possono alterare i risultati della misura degli ormoni tiroidei?
Molti multivitaminici, integratori (in particolare per il benessere di capelli, pelle e unghie) e molti farmaci da banco, possono alterare i risultati dell’esame. Per esempio, la biotina, vitamina B7, può interferire con alcuni esami di laboratorio. È, quindi, molto importante comunicare al medico ed al personale sanitario quali farmaci o integratori vengano assunti abitualmente e astenersi dall’assunzione nei giorni precedenti l’esecuzione del test. Anche le procedure, come l’angiografia, che richiedono l’iniezione di sostanze fluorescenti nell’organismo, devono essere eseguite lontane dai test tiroidei.
In che modo la gravidanza influenza le concentrazioni degli ormoni tiroidei?
La gravidanza altera la funzionalità delle ghiandole endocrine, inclusa la tiroide. Generalmente le donne asintomatiche non vengono sottoposte al test, ma solo se sono presenti sintomi e/o esistono altre patologie della tiroide. Questa categoria di pazienti viene sottoposta al test con regolarità sia durante la gravidanza che dopo il parto.
Anche se alcuni esperti suggeriscano di eseguire questi esami anche nelle donne in gravidanza asintomatiche, questo non ha trovato accordo nella comunità scientifica.
Perché i bambini vengono sottoposti alla nascita ai test per la tiroide?
Dopo la nascita, durante il programma di screening neonatale (DPCM 12 gennaio 2017), si misurano i livelli di T4 e TSH per diagnosticare ipotiroidismo congenito, una patologia causata dalla scarsa funzionalità della ghiandola tiroidea, dalla sua errata localizzazione o dalla sua totale mancanza.
Che cos’è l’FTI?
L’acronimo FTI (Free Thyroxine Index) è l’indice di tiroxina libera. L’FTI stima la concentrazione della T4 libera, che talvolta viene indicata come T7. È un valore calcolato a partire dalla T4 totale e da una stima della concentrazione di proteine che legano gli ormoni tiroidei. L’esame originario per la stima della concentrazione di proteine leganti è chiamato T3-uptake e l’ultima versione metodo T-uptake. Questi esami al giorno d’oggi vengono usati raramente in quanto esistono dei metodi per la misura diretta di T4 e T3 liberi.
È possibile fare qualcosa al fine di abbassare o alzare la concentrazione di T4?
La concentrazione diT4 libera non risponde ai cambiamenti nello stile di vita. Ciò che conta è che la tiroide produca un’adeguata quantità di T4 e che il sistema a feedback dell’organismo risponda in modo appropriato. Le persone che non producono abbastanza T4, possono essere sottoposte ad una terapia ormonale sostitutiva.