TAMPONE NASALE SCREENING MRSA MSSA

Perché può essere necessario fare il test?

Al fine di rilevare i portatori di infezioni di un ceppo di Staphylococcus aureus Meticillino Resistente (MRSA).

Quando è necessario sottoporvi al test?

Quando, nonostante non siano presenti segni e sintomi d’infezione in atto, un medico voglia accertare se un paziente è portatore di un ceppo MRSA.

Che tipo di campione viene prelevato?

Viene prelevato un campione nasale; occasionalmente si effettua un tampone in corrispondenza del sito di infezione di una ferita o di una lesione cutanea.

È necessaria una preparazione?

No, nessuna preparazione

L’Esame

Gli MRSA sono particolari ceppi di Staphylococcus aureus, batteri resistenti all’antibiotico meticillina ed a antibiotici simili ai “ß-lattamici” come oxacillina, penicillina, amoxicillina e cefalosporina, impiegati per la cura delle infezioni stafilococciche. Questo insieme di test rileva la presenza di ceppi di Staphylococcus aureus Meticillino resistenti (MRSA).

Lo Staphylococcus aureus spesso colonizza la pelle e le vie aeree superiori del 25-30% della popolazione senza che si accusino dolore o sintomi. Se, tuttavia, sono presenti lesioni cutanee dovute ad una ferita o ad interventi chirurgici, o se il sistema immunitario è compromesso, si può formare un’infezione causata dallo stafilococco residente.

L’ampio uso di trattamenti antibiotici negli ultimi decenni ha agevolato la diffusione di ceppi di Staphylococcus aureus meticillino resistenti. Questi batteri possono causare infezioni alla pelle, anche molto gravi, così come malattie gravi come la polmonite. Secondo il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitense, meno del 2% della popolazione portatrice di Staphylococcus aureus sarebbe portatore di un ceppo MRSA.

I ceppi MRSA si diffondono sia in ospedale che al di fuori. In ambito ospedaliero la avviene tramite il contatto con persone infette o portatrici e tramite il contatto con le superfici degli ospedali e delle infermerie. Al di fuori dell’ospedale il ceppo MRSA si diffonde condividendo oggetti per la cura personale, il contatto in ambito sportivo o frequentando luoghi in cui si sta a stretto contatto con altre persone, facilitando il contatto della pelle.

Molti ospedali hanno adottato misure di precauzione al fine di sradicare i ceppi MRSA e limitare la diffusione di MRSA. Ad esempio, alcuni ospedali svolgono uno screening obbligatorio per tutti i degenti dei reparti di terapia intensiva. Se uno dei pazienti ricoverati risulta positivo, si procede al suo isolamento per prevenire la diffusione, vengono inoltre adottati specifici protocolli di bonifica tramite l’utilizzo di unguenti nasali antibiotici e salviette antimicrobiche specifiche. Uno studio volto alla comparazione dei protocolli di prevenzione ha, tuttavia, dimostrato che questo tipo di approccio non è utile se la pratica prevede di sottoporre tutti i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva ai protocolli di bonifica, indipendentemente dal risultato del test di screening. Molto probabilmente in questo caso la politica ospedaliera tenderà a diminuire i test di screening per MRSA nei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva e ad aumentare le procedure di bonifica in tutti i pazienti ammessi a quei reparti.  

Come viene raccolto il campione?

Il campione viene raccolto inserendo e ruotando un tampone in ciascuna narice. Occasionalmente, può essere fatto un tampone direttamente sul sito d’infezione di una ferita o di una lesione cutanea.

Esiste una preparazione al test al fine di assicurare la buona qualità del campione?

No, non è necessaria alcuna preparazione.

Quali informazioni si ottengono dal test?

La ricerca dei ceppi di Staphylococcus aureus Meticillino Resistenti (MRSA) non riguarda la ricerca di altri agenti patogeni, ma è usato principalmente per identificare lo stato di portatore di MRSA in una persona asintomatica. Lo screening può essere usato per aiutare a determinare la fonte di un’epidemia e a livello nazionale può essere usato per valutare le caratteristiche genetiche di un ceppo MRSA.

I test disponibili per l’identificazione del ceppo MRSA includono l’esame colturale o quello molecolare, finalizzato a rilevare il materiale genetico dell’agente patogeno (DNA) e a identificare il gene in grado di conferire la resistenza agli antibiotici. Il test viene effettuato raccogliendo un tampone nasale tramite il suo inserimento nelle narici di una persona asintomatica, il campione viene poi posto in un terreno di crescita, incubato e quindi esaminato per la rilevazione delle caratteristiche colonie MRSA. Il tampone può essere prelevato anche direttamente da un’infezione cutanea di una persona precedentemente trattata per la presenza di un’infezione operata da un ceppo MRSA. Lo screening MRSA permette di rilevare la presenza o l’assenza del ceppo in 1-2 giorni.

I metodi molecolari sono in grado di rilevare la presenza di un ceppo MRSA nel giro di qualche ora, dando la possibilità di un trattamento immediato, se necessario. Per questo test viene utilizzato un campione raccolto allo stesso modo, ma in questo caso il campione viene testato per rilevare la presenza di un marcatore genetico relativo allo S. aureus e uno relativo al gene mecA in grado di causare resistenza alla meticillina, oxaciclina, nafcillina, dicloxacillina e altri antibiotici simili.

Alcuni ospedali adottano misure per prevenire e controllare la diffusione di MRSA attraverso lo screening dei pazienti che eventualmente potrebbero esserne portatori. Nel caso si sviluppi un’epidemia di MRSA, vengono sottoposti a screening tutti gli operatori sanitari, i familiari e Le persone a stretto contatto al fine di identificare la sorgente dell’infezione e limitarne la diffusione. In casi speciali, come per esempio in caso di diffusione in un ospedale, possono essere sottoposti a screening un gran numero di persone al fine di valutare il grado di diffusione del batterio.

Quando viene prescritto?

Il test può essere richiesto nel caso in cui il medico, il personale ospedaliero o un ente di sorveglianza sanitaria vogliano valutare la potenziale presenza di MRSA in un individuo, nei suoi familiari e/o in gruppi di persone al fine di individuare la fonte d’infezione da MRSA.

Se in un gruppo ristretto di persone si verifica un numero aumentato di infezioni, si può effettuare lo screening MRSA a tutti i componenti del gruppo, come ad esempio una squadra di calcio, i residenti di una casa di cura, gli operatori sanitari, ecc.

Il test può, inoltre, essere eseguito su un campione ottenuto da un soggetto trattato per un’infezione da MRSA o per sepsi da MRSA al fine di valutare l’efficacia del trattamento effettuato.

Interpretare il risultato del test

Nel caso in cui il test MRSA sia positivo, allora il paziente è un portatore di ceppo MRSA, situato nella sede sottoposta a test (in genere le narici).

Nel caso in cui l’esame colturale di una ferita di una persona trattata per MRSA fornisca un risultato positivo, allora il batterio è ancora presente nonostante il trattamento.

Nel caso in cui l’esame colturale del tampone nasale o del sito di una ferita è negativa, allora i ceppi MRSA non sono presenti presentano una concentrazione molto bassa, che non può essere rilevata.

È possibile contrarre l’infezione da MRSA più di una volta?

Sì, il trattamento di un’infezione da MRSA è efficace ma non esclude la possibilità di contrarre nuovamente l’infezione.

È possibile essere portatore di MRSA e non saperlo?

Sì, i portatori sono nella maggior parte dei casi sani ed asintomatici

Com’è possibile proteggersi dall’infezione di MRSA?

È molto importante lavarsi le mani frequentemente, se si ha una ferita è molto importante coprirla e mantenerla pulita utilizzando bende e cerotti.

È buona regola inoltre evitare la condivisione di oggetti per l’igiene personale, come asciugamani, sapone, rasoi, o attrezzature sportive, e lavare i vestiti utilizzati per fare sport dopo ogni allenamento.

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