Utile per
Valutazione dell’equilibrio acido-base, dell’equilibrio idrico, dell’intossicazione da acqua e della disidratazione
Informazioni cliniche
Il sodio è il catione extracellulare primario. Il sodio è responsabile di quasi la metà dell’osmolalità del plasma e, pertanto, svolge un ruolo centrale nel mantenimento della normale distribuzione dell’acqua e della pressione osmotica nel compartimento del fluido extracellulare. La quantità di sodio nel corpo è un riflesso dell’equilibrio tra l’assunzione di sodio e l’uscita.
L’iponatremia (basso contenuto di sodio) è una conseguenza prevedibile della diminuzione dell’assunzione di sodio, in particolare quella precipitata o complicata da perdite insolite di sodio dal tratto gastrointestinale (ad esempio, vomito e diarrea), dai reni o dalle ghiandole sudoripare. La perdita renale può essere causata da una scelta, dosaggio o uso inappropriato di diuretici; da carenza primaria o secondaria di aldosterone e altri mineralcorticoidi; o da grave poliuria. È comune nell’acidosi metabolica. L’iponatremia si verifica anche nella sindrome nefrosica, ipoproteinemia, insufficienza adrenocorticale primaria e secondaria e insufficienza cardiaca congestizia. I sintomi dell’iponatremia sono il risultato di gonfiore cerebrale e vanno dalla debolezza alle convulsioni, al coma e alla morte.
L’ipernatremia (sodio alto) è spesso attribuibile a un’eccessiva perdita di liquidi corporei poveri di sodio. L’ipernatremia è spesso associata a ipercalcemia e ipopotassiemia ed è visibile in malattie del fegato, insufficienza cardiaca, gravidanza, ustioni e diuresi osmotica. Altre cause includono la diminuzione della produzione di ormone antidiuretico (ADH; noto anche come vasopressina) o la diminuzione della sensibilità tubulare all’ormone (cioè, diabete insipido), forme inappropriate di terapia parenterale con soluzioni saline, o l’assunzione di sale elevato senza corrispondente assunzione di acqua. L’ipernatremia si verifica nella disidratazione, aumento della conservazione del sodio renale in iperaldosteronismo, sindrome di Cushing, e acidosi diabetica. L’ipernatremia grave può essere associata a contrazione del volume, acidosi lattica e aumento dell’ematocrito. I sintomi dell’ipernatremia vanno dalla sete alla confusione, irritabilità, convulsioni, coma e morte.
Valori di riferimento
<1 anno: non stabilito
> o =1 anno: 135-145 mmol/L
Interpretazione
I sintomi dell’iponatremia dipendono principalmente dal tasso di variazione della concentrazione di sodio, piuttosto che dal livello assoluto. In genere, i valori di sodio inferiori a 120 mEq/L causano debolezza; valori inferiori a 100 mEq/L causano paralisi bulbare o pseudobulbare; e valori compresi tra 90 e 105 mEq/L causano segni e sintomi gravi di compromissione neurologica.
I sintomi associati con ipernatremia dipendono dal grado di iperosmolalità presente.
Avvertenze
Nessuna dichiarazione cautelativa significativa