RETROVIRUS HTLV-PCR VIRUS

Perché Fare il Test?

Per rilevare la presenza di un’infezione da virus umano linfotropo delle cellule T (HTLV); per la ricerca delle cause di una leucemia delle cellule T in una persona adulta, di un linfoma o di una mielopatia associata ad HTLV

Quando Fare il Test?

In presenza di segni e sintomi che possano essere legati ad una neoplasia od una patologia demielinizzante associata ad HTLV, specialmente se sono presenti fattori di rischio; raramente nel caso in cui durante gli esami eseguiti per donare il sangue emerga una positività per HTLV.

Che tipo di campione è richiesto?

Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio. Più raramente viene utilizzato un campione di liquido cefalorachidiano, prelevato tramite una procedura chiamata puntura lombare (rachicentesi).

È necessaria una preparazione al test?

No, nessuna.

L’Esame

Il virus linfotropo delle cellule T (HTLV) è associato ad alcune rare patologie dei linfociti T (cellule T), ovvero un tipo di leucociti, che forma una parte importante del sistema immunitario. Questo esame viene effettuato per ricercare l’infezione da HTLV che causa leucemia, linfoma, una patologia rara del sistema nervoso, un’infezione polmonare cronica, uveite, dermatite infettiva o altre patologie infiammatorie.

I tipi di HTLV maggiormente testati sono: HTLV-I e HTLV-II.  Si stima che nel mondo, circa 15-20 milioni di persone siano affette da HTLV. La prevalenza delle infezioni di HTLV-I è maggiore in Giappone, Africa sud-sahariana, isole Caraibiche e America centrale e meridionale. HTLV-II invece si presenta maggiormente tra le popolazioni indigene americane e nelle persone facenti uso di droghe per via endovenosa in Europa e nel Nord America.

L’infezione da HTLV-I può essere trasmessa da madre a figlio durante la gravidanza o durante l’allattamento.  Sia le infezioni da HTLV-I che da HTLV-II possono essere trasmesse sessualmente o diffuse per contatto con sangue infetto (ad esempio tramite la condivisione di siringhe, pratica comune tra tossicodipendenti); le infezioni da HTLV-II sono le infezioni più diffuse correlate all’uso di droga. Entrambi i tipi di infezione possono essere trasmesse mediante trasfusioni di sangue o trapianti degli organi; tuttavia, i test effettuati ai donatori di sangue rendono la probabilità di trasmissione tramite trasfusioni di sangue praticamente nulla.

Vivere in zone del mondo dove l’HTLV è endemico, avere un partner sessuale proveniente da queste aree, avere molti partner sessuali, consumare droghe per via endovenosa o aver ricevuto trasfusioni di sangue multiple, sono chiari fattori di rischio.

Sia HTLV-I che l’HTLV-II infettano maggiormente i linfociti T. La maggior parte delle persone infettate da HTLV-I e HTLV-II sono asintomatiche ma possono comunque essere contagiose.

Dopo l’infezione iniziale, il virus non sparisce mai completamente ma rimane nell’organismo in forma latente, ed è quindi inattivo. Solo una piccola percentuale delle persone infette accusa delle patologie correlate, tipicamente dopo mesi, anni o addirittura decenni dall’esposizione al virus, ammalandosi acutamente e cronicamente.

Il virus HTLV-I è associato a:

Mielopatia associata ad HTLV-I/paraparesi tropicale spastica (HAM/TSP); queste sono malattie rare che causano debolezza agli arti inferiori, spasmi muscolari, dolori ai nervi ed incontinenza.

In alcuni casi, altre patologie come uveiti, dermatiti, artrite reumatoide e Sindrome di Sjögren

Leucemia/linfoma delle cellule T nell’adulto (ATL), un tipo di tumore delle cellule del sangue che può progredire rapidamente o lentamente e che porta ad affaticamento, febbre e presenza di linfonodi ingrossati.

HTLV-II è meno chiaramente associato a patologie specifiche ma è confermato il suo collegamento a problemi polmonari, malattie neurologiche, artriti, asma e dermatiti.

L’organismo risponde all’infezione da HTLV-I o HTLV-II producendo anticorpi, che possono essere rilevati nel sangue con alcuni test. La presenza del virus può invece essere rilevata direttamente mediante test molecolari (con PCR, polymerase chain reaction) in grado di riconoscere il materiale genetico del virus.

State cercando gli intervalli di riferimento?

Gli intervalli di riferimento dipendono da molteplici fattori, quali l’età e il sesso del paziente, la popolazione di riferimento e il metodo utilizzato per l’esecuzione dell’esame. Per questo motivo, il risultato numerico di un test può pertanto avere significati diversi in laboratori differenti.

È questa la ragione per cui in questo articolo non vengono riportati alcuni intervalli di riferimento. Per la valutazione dei risultati dei test, fate riferimento esclusivamente ai valori forniti dal laboratorio nel quale sono state eseguite le analisi. Gli intervalli di riferimento di ciascun test sono riportati direttamente sul referto di laboratorio.

Quali informazioni si ottengono?

Il test del virus linfotropo dei linfociti T (HTLV) viene utilizzato per rilevare un’infezione da HTLV-I o HTLV-II. Il virus infetta prevalentemente i linfociti T; il sistema immunitario, in risposta, producendo anticorpi che combattono il virus. Molte persone infette non sviluppano alcuna malattia e solo poche persone sviluppano patologie delle cellule T.

Il test dell’HTLV può essere fatto per molte ragioni:

Nelle persone con rischio di contrarre l’infezione da HTLV, come per esempio vivere in parti del mondo dove l’HTLV è molto diffuso, avere un partner sessuale proveniente da uno di questi luoghi, avere molti partner sessuali, consumare droghe per via endovenosa o essere stati sottoposti a più trasfusioni di sangue. Il test può essere utilizzato come esame di approfondimento se si sono riscontrati valori alterati all’esame dell’emocromo e/o della formula leucocitaria, come la presenza di un aumento di cellule immature e/o linfociti anomali.

Al fine di diagnosticare la causa di patologie correlate alle cellule T in persone che mostrano sintomi di mielopatia/paraparesi spastica tropicale dovuti a HTLV (HAM/TSP); ciò soprattutto in persone con fattori di rischio per questa infezione. In alcuni casi il test può essere eseguito su un campione di liquido cefalorachidiano.

Per accertare la fonte di un’infezione in un individuo infetto. Ad esempio, può essere testata per HTLV-I o HTLV-II la madre di un figlio affetto, in quanto questa infezione è trasmissibile durante la gravidanza. Allo stesso modo, può essere richiesto di sottoporre al test il partner sessuale della persona affetta.

 

Esistono due tipologie di esami, uno per rilevare gli anticorpi diretti contro il virus, e l’altro per determinare la presenza del virus stesso:

Di solito, il primo esame eseguito nel protocollo diagnostico di un’infezione da HTLV è un EIA (enzyme immunoassay) per rilevare la presenza di anticorpi contro HTLV-I e HTLV-II nel sangue del paziente. Nel caso in cui questo risulti positivo, allora è necessario eseguire un test di conferma più specifico e in grado di distinguere tra HTLV-I e HTLV-II.

Nei casi in cui non si riesca a distinguere tra HTLV-I e HTLV-II, viene eseguito un test molecolare in grado di rilevare il materiale genetico del virus (polymerase chain reaction method, PCR)

 

Normalmente i donatori di sangue vengono preventivamente sottoposti al test per la ricerca di un’eventuale infezione da HTLV. Se una persona risulta positiva per HTLV-I/II, allora vengono richiesti i test di conferma per escludere falsi positivi.

Quando effettuato il test?

Il test dell’HTLV viene effettuato in pazienti con segni e sintomi che suggeriscono una patologia correlata ad un’infezione da HTLV-I o HTLV-II, specialmente in presenza di fattori di rischio.

I sintomi di leucemia dei linfociti T nell’adulto o di linfoma comprendono:

Sudorazione notturna

Aumento del numero di linfociti o di forme anomale e immature

Affaticamento

Linfonodi ingrossati

Febbre

I sintomi di mielopatia/paraparesi spastica tropicale correlati ad HTLV (HAM/TSP) sono:

Spasmi muscolari e contrazioni

Rigidità muscolare

Disfunzione urinaria, intestinale o sessuale

Dolore lombare

Indolenzimento degli arti inferiori

I test possono essere richiesti per queste categorie di persone:

I partner sessuali delle persone infette da HTLV

Madri di bambini/e ai/alle quali è stata diagnosticata un’infezione da HTL

Persone con fattori di rischio e che accusano sintomi che possono essere dovuti ad infezioni da HTLV, come l’uveite, la dermatite e l’artrite.

Donatori risultati positivi a HTLV-I/I

Cosa significa il risultato del test?

Il test dell’HTLV prevede di solito un protocollo diagnostico al fine di eseguire gli esami con una sequenza ben precisa e determinata dai risultati degli esami precedenti.

Se il test iniziale fornisce un risultato negativo, è improbabile che l’individuo sia infetto da HTLV. In questo caso, i sintomi sono probabilmente dovuti a cause diverse e non sono necessari ulteriori test.

In pazienti sintomatici, con sintomi correlati a una patologia associata a infezione da HTLV, la presenza di anticorpi anti HTLV-I o HTLV-II, rilevata sia durante il test iniziale che con quello di conferma, conferma la presenza di un’infezione da HTLV e quindi che la patologia è causata da questo virus.

Un test iniziale ed un test di conferma positivi in un individuo asintomatico (come le madri di figli affetti o i partner sessuali di persone HTLV-positive), indica la presenza dell’infezione nonostante non si accusino patologie correlate. Nella maggior parte dei casi queste persone non svilupperanno alcuna patologia, ma possono comunque trasmettere l’infezione. È importante quindi che queste persone prendano le dovute precauzioni per evitare di trasmettere il virus.

La presenza di un test iniziale per HTLV-I/II positivo ma test di conferma negativo o indeterminato, potrebbe essere dovuta ad un falso positivo (assenza dell’infezione pur in presenza di un risultato positivo). In questo caso, sarà necessario ripetere il test dopo qualche settimana per rilevare l’eventuale sviluppo degli anticorpi. Nel caso in cui il test di conferma sia negativo o ancora indeterminato, è probabile che non sia presente alcuna infezione da HTLV.

Un test molecolare positivo per HTLV-I/II indica che la persona ha un’infezione HTLV-I o HTLV-II. Se il test molecolare risulta negativo, allora è meno probabile che la persona sia infetta. In certi casi ciò può indicare che la quantità di virus presente sia scarsa e che per questo motivo non può essere rilevato al momento dell’esame.

Ci sono altri aspetti da tenere in considerazione?

Una volta terminata l’infezione, i virus HTLV-I/II divengono inattivi (latenti) nell’organismo, ma non spariscono completamente. Per questa ragione una persona positiva non può donare il proprio sangue.

Gli anticorpi anti-HTLV II possono risultare positivi al test per gli anticorpi anti-HTLV-I (cross-reazione). Ciò significa che nonostante una persona sia affetta da HTLV-II, può mostrare nel test iniziale una positività a HTLV-I.

Tutti dovrebbero eseguire il test per HTLV I/II?

No. L’incidenza in occidente è molto bassa e le persone infette sviluppano molto raramente patologie correlate all’infezione. D’altra parte, dato che l’infezione può essere trasmessa con il sangue, i donatori di sangue e di organi vengono preventivamente testati. In presenza di fattori di rischio.

È utile eseguire il test, se sono presenti altri fattori di rischio?

Farsi consigliare da un medico. Coloro che hanno vissuto in uno dei paesi dove il virus è endemico, hanno molti partner sessuali e/o hanno fatto uso di droghe per via endovenosa, possono prendere in considerazione l’idea di eseguire l’esame.

In caso di positività per HTLV, quali precauzioni si devono adottare?

Per non diffondere il virus, sono consigliabili le seguenti precauzioni:

Non allattare

Non donare sangue, tessuti, organi o sperma

Usare il preservativo durante i rapporti sessuali

Non condividere con altri aghi e siringhe

Consultare il medico sulle precauzioni da prendere

Si può contrarre il virus donando il sangue?

No, in quanto il sangue viene prelevato utilizzando un ago sterile, per questo motivo non è possibile contrarre l’infezione da HTLV donando sangue.

Gli acronimi HTLV e HIV sono simili; esiste una correlazione tra loro?

Entrambi sono virus appartenenti ad un gruppo chiamato retrovirus; possono essere trasmessi per via ematica e tramite il contatto sessuale, ma non esiste una correlazione tra loro; l’HTLV non causa l’AIDS e non ha provoca gli stessi gravi effetti che l’HIV ha sul sistema immunitario.

HTLV e HIV, tuttavia, condividono lo stesso nome convenzionale. Il virus HIV venne chiamato HTLV-III (virus dell’immunodeficienza umana) al momento in cui venne identificato. In seguito, il virus è stato riclassificato e gli è stato attribuito il nome HIV. Da quel momento HTLV-III è stato riusato per denominare un altro tipo di virus HTLV. I virus HTLV-III e HTLV-IV sono stati identificati e ampiamente studiati, ma i test per rilevarli si effettuano al momento solo a scopo di ricerca.

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