Utile per
Considerato l’esame indicato per iniziare la valutazione della porfiria eritropoietica congenita e della porfiria cutanea tarda e durante i periodi sintomatici per la porfiria acuta intermittente, la coproporfiria ereditaria e la porfiria variegata quando il tempo di trasporto del campione non supera le 72 ore.
Informazioni sui test genetici
Questo test è l’esame indicato durante i periodi sintomatici per la porfiria acuta intermittente (AIP), la coproporfiria ereditaria (HCP) e la porfiria variegata (VP). Il prelievo casuale di urine per questo test permette di stabilire la diagnosi e di iniziare rapidamente il trattamento. Tuttavia, questo test dovrebbe essere ordinato solo quando il campione sarà ricevuto al MCL entro 72 ore dal prelievo. Se questo tempo viene superato, l’esame ‘’PQNU / Porfirine, Quantitativo, 24 ore, Urine’’ deve essere ordinato.
Il test include la misura del composto porfobilinogeno che è utile nella valutazione delle porfirine acute.
Questo è l’esame indicato per iniziare la valutazione della porfiria eritropoietica congenita (CEP) e della porfiria cutanea tarda (PCT).
Algoritmo diagnostico
I seguenti algoritmi sono disponibili nella sezione ‘’Istruzioni speciali’’:
-Algoritmo diagnostico della Porfiria (Acuta)
-Algoritmo diagnostico della porfiria (cutanea)
Informazioni cliniche
Le porfirie sono un gruppo di disturbi ereditari derivanti da difetti enzimatici nel percorso biosintetico del gruppo eme. A seconda dell’enzima specifico coinvolto, varie porfirine e i loro precursori si accumulano in diversi tipi di campioni. I modelli di accumulo di porfirina negli eritrociti e nel plasma e l’escrezione dei precursori del gruppo eme nelle urine e nelle feci permettono di individuare e differenziare le porfirine.
Le porfirine sono tipicamente classificate come eritropoietiche o epatiche in base alla sede primaria del difetto enzimatico. Inoltre, le porfirie epatiche possono essere ulteriormente classificate come croniche o acute, in base alla loro presentazione clinica.
Le porfirie epatiche acute primarie: porfiria acuta intermittente (AIP), coproporfiria ereditaria (HCP) e porfiria variegata (VP), sono associate a sintomi neuroviscerali che insorgono tipicamente durante la pubertà o più tardi. I sintomi comuni includono forti dolori addominali, neuropatia periferica e sintomi psichiatrici. Le crisi possono essere precipitate da una vasta gamma di farmaci (compresi barbiturici e sulfamidici), alcol, infezioni, fame, metalli pesanti e cambiamenti ormonali. La fotosensibilità non è associata all’AIP, ma può essere presente in HCP e VP.
La fotosensibilità cutanea è associata alle porfirie epatiche croniche: porfiria cutanea tarda (PCT) e porfiria eritropoietica; protoporfiria eritropoietica (EPP), protoporfiria dominante legata al cromosoa X (XLDPP) e porfiria eritropoietica congenita (CEP). Anche se sono di natura genetica, i fattori ambientali possono esacerbare i sintomi, con un impatto significativo sulla gravità e sul decorso della malattia.
CEP è una porfiria eritropoietica causata da deficit di uroporfirinogeno III sintasi. Sintomi tipicamente presenti nella prima infanzia includono colorazione rosso-marrone dei pannolini, grave fotosensibilità cutanea con bolle piene di liquido e vescicole. Altri sintomi comuni possono includere ispessimento della pelle, ipo e iperpigmentazione, ipertricosi, cicatrici cutanee e deformità delle dita, palpebre, labbra, naso e orecchie. Sono stati documentati alcuni casi più lievi in età adulta e casi secondari di tumori maligni mieloidi.
La PCT è la forma più comune di porfiria ed è più comunemente sporadica (acquisita), ma in circa il 25% dei casi è ereditata in modo autosomico dominante. Le caratteristiche cliniche più evidenti sono la fotosensibilità cutanea e le cicatrici sulle superfici esposte al sole. I pazienti sperimentano lesioni vescicali croniche derivanti da un lieve trauma alle aree esposte al sole. Queste vescicole piene di fluido si rompono facilmente, diventano crostose e guariscono lentamente. Le infezioni secondarie possono causare aree di ipopigmentazione o iperpigmentazione o cambiamenti di sclerodermia e infine, possono portare allo sviluppo di alopecia nei siti di danni cutanei ripetuti. La malattia del fegato è comune nei pazienti con PCT, come evidenziato dai test di funzionalità epatica anormale e dal 30-40 % dei pazienti che sviluppano la cirrosi epatica. Inoltre, si verifica un aumento del rischio di carcinoma epatocellulare.
La porfiria epatoeritropoietica (HEP) si osserva quando un individuo eredita la PCT da entrambi i genitori. I pazienti mostrano una presentazione clinica simile a quella che si vede in CEP.
Inoltre, la porfirinuria può derivare dall’esposizione a determinati farmaci e tossine o altre condizioni mediche (ad esempio, tirosinemia ereditaria di tipo I). Metalli pesanti, solventi alogenati, vari farmaci, insetticidi ed erbicidi possono interferire con la produzione di eme e causare “intossicazione da porfiria”. Chimicamente, le porfirie da intossicazione sono caratterizzate da una maggiore escrezione di uroporfirina e/o coproporfirina nelle urine.
La progressione del trattamento dei pazienti con sospetta porfiria è più efficace quando si segue un approccio graduale. Vedere l’algoritmo diagnostico della porfiria (acuta) e l’algoritmo diagnostico della porfiria (cutanea) nella sezione ‘’Istruzioni Speciali’’ o chiamare il numero 800-533-1710 per discutere per gli esami di controllo clinico a disposizione.
Valori di riferimento
UROPORFIRINE, OTTAVA
< o =30 nmol/L
EPTACARBOSSILPORFIRINE
< o =7 nmol/L
ESACARBOSSILPORFIRINE
< o =2 nmol/L
PENTACARBOSSILORFIRINE
< o =5 nmol/L
COPRO-PORFIRINE, TETRA
< o =110 nmol/L
PORFOBILINOGENO
< o =1,3 mcmol/L
Interpretazione
I risultati con valori fuori dall’intervallo di riferimento normale sono riportati con un’interpretazione dettagliata che può includere una panoramica dei risultati e del loro significato, una correlazione con le informazioni cliniche disponibili fornite con il campione, una diagnosi differenziale, raccomandazioni per ulteriori test quando indicato e disponibile, e un numero di telefono per raggiungere uno dei direttori del laboratorio nel caso in cui il medico referente abbia ulteriori domande.
Avvertenze
Il porfobilinogeno (PBG) e le porfirine sono suscettibili di degradazione ad alta temperatura, a pH <5,0 e all’esposizione alla luce.
Né la protoporfiria eritropoietica né la protoporfiria dominante legata all’X vengono rilevate utilizzando le porfirine urinarie e le misure di PBG.
L’etanolo e una varietà di farmaci sono noti per interferire con la sintesi del gruppo eme che porta a elevazioni dei livelli delle porfirine urinarie, in particolare della coproporfirina. L’elevazione della coproporfirina senza concomitante elevazione di PBG non dovrebbe essere usata come base per la diagnosi della porfiria, ma può giustificare un’esame di monitoraggio con l’analisi della porfirina fecale.