Utile per
Test indicato per il rilevamento della Pneumocistosi
Informazioni cliniche
La polmonite da Pneumocisti è una causa importante di infezione opportunistica nei pazienti immunocompromessi, in particolare quelli con HIV. L’agente causale, la Pneumocystis jiroveci, non può essere coltivata in vitro e, pertanto, la rilevazione in laboratorio si è storicamente basata sull’identificazione microscopica direttamente dai campioni dei pazienti utilizzando macchie fluorescenti o anticorpi. Purtroppo, le macchie spesso mancano di sensibilità e richiedono una competenza da parte del lettore per differenziare la Pneumocystis jiroveci dagli artefatti di colorazione e da altri funghi. Questo saggio di amplificazione generale PCR in tempo reale fornisce un rilevamento sensibile (21% più sensibile rispetto al rilevamento diretto con l’uso di una macchia fluorescente di bianco calcofluoro), specifico e oggettivo della Pneumocistosi da liquido di lavaggio broncoalveolare e altri campioni.
Valori di riferimento
Non applicabile
Interpretazione
Un risultato positivo indica la presenza di DNA di Pneumocistosi.
Un risultato negativo indica l’assenza di DNA rilevabile di Pneumocistosi.
Avvertenze
I risultati dei test dovrebbero essere utilizzati come aiuto nella diagnosi e non dovrebbero essere considerati di per sé diagnostici. La letteratura indica che la Pneumocystis può causare la colonizzazione asintomatica di individui sani e immunocompromessi. Pertanto, i risultati dei test devono essere correlati ai sintomi del paziente e alla presentazione clinica.
Un risultato negativo non esclude la presenza di Pneumocistosi o di malattia attiva perché l’organismo può essere presente a livelli non rilevabili.
Dati di supporto
Un totale di 221 campioni di liquido di lavaggio broncoalveolare (BAL) sono stati valutati da LightCycler per la presenza di DNA di Pneumocistosi e confrontati con la microscopia a fluorescenza con colorazione bianca al calcofluor. Dei 221, 24 erano positivi e 190 erano negativi con entrambi i metodi di rilevamento. I restanti 7 erano positivi con PCR e negativi per microscopia. I 7 campioni che sono risultati positivi con la sola PCR LightCycler sono stati testati con un altro test PCR mirato ad un secondo gene della Pneumocistosi. Tutti i 7 campioni sono risultati positivi utilizzando il secondo target, suggerendo che si trattava di veri positivi che non sono stati rilevati con il metodo al microscopio. La sensibilità, la specificità, i valori predittivi positivi e quelli negativi di questo test PCR in tempo reale sono rispettivamente del 100%, 96%, 77% e 100%. La sensibilità analitica del metodo è di 5,6 copie/mcL di controllo positivo del plasmide o circa 28 copie/reazione. La sensibilità analitica in campioni BAL a picco, raggruppati in pool, è risultata essere di 56 target/mcL utilizzando il controllo positivo del plasmide. L’inibizione della PCR è stata testata mediante lo spiking di 50 campioni respiratori negativi estratti (inclusi 10 campioni di fluido BAL) con 100 copie di target/mcL usando un plasmide di controllo positivo. Non è stata rilevata alcuna inibizione della PCR. La specificità del test PCR è stata determinata valutando il DNA estratto da colture pure di una varietà di batteri e funghi. E’ stato analizzato anche il DNA umano estratto. Nessuno dei DNA microbico o umano è stato amplificato dal test di Pneumocystis LightCycler che indica che il test è specifico per le specie di Pneumocystis.