Perché si esegue il test
Il test è di aiuto per scoprire le cause di peritonite o di ascite (accumulo di liquido).
Che cosa è necessario per eseguire il test?
Per effettuare il test è necessario un campione di liquido peritoneale prelevato dalla cavità addominale con un ago, un tubicino e una provetta da vuoto.
Quando è necessario eseguire il test?
Il test è necessario qualora il medico curante sospetti una condizione correlata a peritonite (infiammazione del peritoneo) o accumulo del liquido peritoneale. I sintomi che creano questo sospetto includono:
- comparsa di dolori addominali
- gonfiore
- nausea
- febbre
Preparazione al test
Per prepararsi al test è possibile che venga richiesto di svuotare la vescica prima di effettuare l’esame.
L’esame
Il liquido peritoneale funziona come lubrificante nella cavità addominale. È presente in quantità ridotte tra gli strati del peritoneo. Il liquido peritoneale si sviluppa dalle cellule mesoteliali nelle membrane addominali e ha la funzione di lubrificare l’esterno degli organi, per ridurre la frizione tra di essi nel corso dei movimenti dovuti alla digestione.
Diverse patologie e condizioni possono causare peritonite (l’infiammazione del peritoneo) e ascite (eccessivo accumulo del liquido peritoneale). Il test del liquido peritoneale include un set di esami principalmente utilizzati per individuare la causa dell’aumento del liquido. Ci sono due ragioni per le quali il liquido può accumularsi nella cavità addominale:
- L’accumulo di liquido peritoneale può essere provocato da infiammazione o lesione del peritoneo. In questo caso, il liquido è detto essudato. L’essudato può essere il prodotto di condizioni come malattie autoimmuni, infezione, o neoplasia (linfoma, cancro metastatico, mesotelioma).
- Il liquido può accumularsi per via di un mancato equilibrio tra la pressione nel sangue venoso (la quale dirige il liquido all’esterno dai vasi sanguigni) e la quantità di proteine del sangue (che mantengono il liquido all’interno dei vasi). In questo caso, il liquido accumulato è definito trasudato. Spesso i trasudati sono provocati da cirrosi o insufficienza cardiaca congestizia.
La differenziazione tra le 2 tipologie di liquido è rilevante per supportare la diagnosi di particolare causa di accumulo del liquido. I medici e il personale di laboratorio utilizzano per primo un set di esami (albumina, proteine e aspetto fisico del liquido) per stabilire se si tratta di trasudato o essudato. Dopo l’accertamento della tipologia di liquido possono essere effettuati ulteriori test ed esami per identificare la condizione o patologia che ha causato l’ascite.
Come viene raccolto il campione per il test?
Il campione viene ottenuto tramite paracentesi. Il medico preleva il campione di liquido peritoneale utilizzando una siringa.
Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
Per prepararsi al test è possibile che venga richiesto di svuotare la vescica prima di effettuare l’esame.
Quali informazioni è possibile ottenere?
L’analisi del liquido peritoneale è di supporto all’identificazione della causa che genera l’accumulo del liquido (ascite) e/o l’infiammazione del peritoneo (peritonite). Ci sono due principali ragioni che generano l’accumulo di liquido e un iniziale gruppo di esami (albumina, conta differenziale delle cellule e aspetto del liquido) è impiegato per differenziare tra i due tipi di liquido che possono essere prodotti.
- Il liquido può accumularsi per via di un mancato equilibrio tra la pressione nel sangue venoso (la quale dirige il liquido all’esterno dai vasi sanguigni) e la quantità di proteine del sangue (che mantengono il liquido all’interno dei vasi). In questo caso, il liquido accumulato è definito trasudato. Spesso i trasudati sono provocati da cirrosi o insufficienza cardiaca congestizia. Qualora gli esami identifichino il liquido come trasudato, solitamente non vengono richiesti altri esami.
- Lesione o infiammazione del peritoneo possono causare un anormale accumulo di liquido. In questo caso, il liquido è detto essudato. Gli essudati sono correlati a diverse patologie e condizioni. A seguito dei primi esami di screening, ci possono essere ulteriori esami per individuare la causa dell’essudato. Le cause possono infatti essere:
- Malattie infettive causate da batteri, virus o funghi. Le infezioni possono avere origine nel peritoneo, come conseguenza a lesioni dell’appendice, di perforazione dell’intestino o della parete addominale, per contaminazione durante un intervento oppure può essersi diffusa nel peritoneo da altri punti dell’organismo
- Infiammazioni: le peritoniti possono essere provocate da radiazioni, agenti chimici, e meno comunemente sono provocate da disordini autoimmuni
- Neoplasie: includono il tumore del fegato, il mesotelioma, il cancro metastatico o il linfoma
- Pancreatite
In caso di ’essudato possono essere prescritti ulteriori esami come:
- Esame microscopico, può essere richiesto quando si sospetta di cancro o infezione. Tramite citocentrifugazione, i laboratori possono analizzare campioni di liquido pleurico per concentrare le cellule del campione sul fondo di una provetta. Questo campione viene poi messo su un vetrino e tramite specifici coloranti si analizzano le cellule presenti.
- Amilasi, glucosio, e marcatori tumorali su liquido peritoneale
- Colorazione di Gram: questo esame ha lo scopo di analizzare funghi o batteri al microscopio per assicurarsi che non vi siano microrganismi presenti nel liquido peritoneale.
- Test di sensibilità e coltura batterica: questi test sono prescritti per individuare un’eventuale presenza di microrganismi che si sviluppano in coltura e come guida alla terapia antibiotica
- Sono inoltre meno comunemente prescritti test per individuare malattie infettive, per esempio i test per i virus, per i parassiti e per i micobatteri (striscio e coltura per i batteri AFB)
Quando viene prescritto il test
Il test del liquido peritoneale può essere prescritto qualora il medico sospetti di una patologia o condizione che provochi peritonite o ascite. Può essere prescritta qualora il paziente presenti sintomi come:
- Dolori addominali
- Perforazione intestinale
- Ascite di origine sconosciuta
- Sospetta neoplasia intra-addominale
Significato del risultato del test
I risultati degli esami differenziano tra i diversi tipi di liquido peritoneale e servono a supportare una diagnosi della causa che provoca l’accumulo di liquido. Un set di esami iniziale eseguito sul liquido peritoneale differenziare se il fluido è un essudato o un trasudato. I risultati possono essere:
Essudato:
- I livelli di albumina sono più alti rispetto a quelli del trasudato (tipicamente con una SAAG minore di 1.1 g/dL)
- Il liquido può presentarsi torbido come caratteristica fisica
- Conta cellulare aumentata
Trasudato:
- Sono presenti poche cellule nella conta differenziale
- Aspetto limpido come caratteristica fisica
- Concentrazione di albumina ridotta (solitamente valutata come differenza tra la concentrazione di albumina nel liquido peritoneale e la concentrazione di albumina sierica: questo è definito come gradiente di albumina siero-ascite o SAAG. I valori maggiori di 1.1 g/dL sono valutati come indizi di trasudato)
Il 90% dei liquidi di ascite sono trasudati e sono provocati da insufficienza cardiaca congestizia o da cirrosi.
Invece, gli essudati possono essere provocati da patologie e condizioni diverse e solitamente necessitano di ulteriori accertamenti per la formulazione di una corretta diagnosi. Gli essudati possono essere provocati da:
- pancreatite
- trauma
- infezioni
- cancro di diverso tipo
La seguente è una lista di esami aggiuntivi che il medico può richiedere conseguentemente alla causa sospettata:
Caratteristiche fisiche: normalmente, l’aspetto del liquido è di color paglierino chiaro. Qualora quello non sia l’aspetto trovato durante gli esami, si possono sospettare le cause, come:
- Di colore giallo se è provocato da patologie epatiche, mentre può essere lattescente se associato al sistema linfatico, infine può essere di colore verdastro se associato alla bile
- Il liquido peritoneale rossastro può suggerire la presenza di sangue
- Liquido peritoneale torbido può suggerire la presenza di globuli bianchi o microrganismi, suggerendo così che un’infezione è presente
Esami chimici: questi esami possono essere eseguiti insieme al dosaggio dell’albumina:
- Glucosio: normalmente la concentrazione di glucosio nel liquido pericardico è uguale a quella nel sangue. Nel caso la concentrazione sia più bassa può esserci un’infezione in atto.
- Marcatori tumorali: questi esami hanno lo scopo di verificare il tipo di neoplasia
- Amilasi: l’amilasi aumenta in presenza di patologie pancreatiche
Valutazione microscopica: questa valutazione può essere eseguita in sospetto di una neoplasia o di un’infezione. Normalmente nel liquido pericardico si trova un ridotto numero di globuli bianchi ma nessun microrganismo o globulo rosso. I tipi di cellule presenti nei risultati della valutazione potrebbero essere:
- Conta delle cellule totali: è valutata la quantità del numero di globuli bianchi e di globuli rossi. Nel caso di infezioni e neoplasie si possono osservare quantità eccessive di globuli bianchi.
- Conta differenziale dei globuli bianchi: questo esame permette la differenziazione in percentuale delle diverse tipologie di globuli bianchi. Qualora vi siano infezioni batteriche si possono identificare quantità eccessive di neutrofili.
- Citologia: si tratta di una centrifugazione del campione e trattamento con una colorazione specifica per essere esaminato al microscopio. Questo processo è utile per l’individuazione di cellule anomale e per differenziare i globuli bianchi. La conta differenziale può essere di supporto per determinare se il numero in eccesso di globuli bianchi è provocato da un tumore o da un’infezione
Esami di malattie infettive: questi test possono essere prescritti per identificare al microscopio i microrganismi qualora sia presente un’infezione in corso:
- Test di suscettibilità e coltura batterica: nel caso in cui siano presenti batteri, il test di suscettibilità viene utilizzato per stabilire la terapia antimicrobica necessaria. Qualora invece non siano presenti microrganismi, non si può comunque escludere un’infezione a priori. I microrganismi possono trovarsi in misura così ridotta da non essere individuati, oppure trovarsi inibiti a seguito di previa terapia antibiotica
- Colorazione di Gram: questo test è utile per l’analisi al microscopio di funghi o batteri. Normalmente, nel liquido pleurico non ci dovrebbero essere organismi
Più raramente, in presenza di test positivi per altri esami di infezioni, la causa di accumulo del liquido può essere:
- infezione virale
- parassiti
- micobatteri (ad esempio i micobatteri che provocano tubercolosi)
La paracentesi
La paracentesi è una procedura che permette di prelevare il liquido peritoneale dalla cavità addominale tramite l’utilizzo di un ago, di un tubicino e di una provetta da vuoto. Il paziente viene fatto stendere con la testa del lettino sollevata. Prima dell’inserzione dell’ago nella cavità addominale per prelevare il campione è somministrata l’anestesia locale.
La paracentesi viene inoltre impiegata per il drenaggio di liquido peritoneale qualora vi si trovi in eccesso e per ridurre la pressione nell’addome. La quantità di liquido rimosso può essere ingente, arrivando a più di 4 litri. Nel caso di patologie particolari questa pratica può essere richiesta in modo periodico.
Ulteriori procedure utili a valutare le condizioni del peritoneo
Se si sospetta un’emorragia addominale senza che siano presenti sintomi evidenti per la mancanza di gonfiore addominale, può essere richiesto un lavaggio addominale. Il lavaggio addominale si esegue tramite l’inserimento di un piccolo tubo nello spazio peritoneale, dopodichè vi è un’infusione di liquido sterile. Questo liquido viene poi recuperato per verificare la presenza di sangue. Inoltre, solitamente sul campione di liquido si effettua la conta cellulare.