Utile per
Facilitare la diagnosi della leptospirosi
Informazioni cliniche
La leptospirosi è una malattia zoonotica a prevalenza mondiale, anche se la maggior parte delle infezioni si verifica in climi caldi e tropicali. I mammiferi selvatici, tipicamente roditori, sono il principale serbatoio naturale per i ceppi patogeni di Leptospira, tuttavia, anche gli animali domestici (ad esempio, i cani) rappresentano una delle principali fonti di infezione umana. I batteri Leptospira sono spirochete Gram-negative con almeno 20 specie diverse del genere. Di queste, almeno 9 specie sono considerate patogene, tra cui l’agente più comune della leptospirosi, il Leptospira interrogans.
La trasmissione avviene per via indiretta con il contatto dell’uomo (ad esempio, attraverso le membrane mucose o la pelle abrasa) con acqua, cibo o terreno contaminato da urina animale contenente le spirochete Leptospira. Dopo l’infezione, il periodo di incubazione può variare da 3 a 30 giorni a seconda della dose di inoculo e dello stato immunitario dell’individuo.
Le manifestazioni cliniche della leptospirosi possono variare da una lieve malattia simil-influenzale (ad esempio, mal di testa, malessere, febbre, artralgia, stanchezza) a una malattia fulminante, con grave coinvolgimento del fegato e dei reni. Quest’ultima manifestazione è stata precedentemente indicata come malattia di Weil. Gli organismi leptospira possono essere riscontrati nel sangue all’inizio della malattia e possono persistere per circa 1 settimana. Successivamente, le spirochete possono essere trovate nelle urine e possono persistere per 2 o 3 mesi; tuttavia, lo spargimento può essere intermittente e il numero di organismi presenti può essere basso.
Mentre l’organismo del Leptospira può essere coltivato in coltura, è un organismo fastidioso e richiede il trasporto immediato in laboratorio. Inoltre, la crescita rilevabile richiede un’incubazione prolungata (1-6 settimane), limitando l’utilità della coltura per la diagnosi acuta. Per questo motivo, la rilevazione sierologica degli anticorpi contro Leptospira rimane il metodo migliore per una diagnosi rapida. Gli anticorpi IgM contro questa spirocheta sono rilevabili dal sesto giorno della malattia e rimangono rilevabili per 2 o 3 mesi dopo l’insorgenza dei sintomi.
Valori di riferimento
Negativo
Interpretazione
Positivo: Gli anticorpi IgM contro le specie di Leptospira rilevati suggeriscono un’infezione recente. La sola presenza di anticorpi non può essere utilizzata per diagnosticare definitivamente un’infezione acuta, poiché gli anticorpi di una precedente esposizione o infezione possono rimanere rilevabili per un periodo di tempo prolungato.
Linea di confine: Il risultato deve essere interpretato con cautela. Si raccomanda di effettuare ulteriori test su un secondo campione convalescente. Se il campione rimane al livello limite (borderline) reattivo, si dovrebbe prendere in considerazione un secondo metodo sierologico se si sospetta ancora un’infezione da leptospirosi.
Negativo: Non sono stati rilevati anticorpi IgM contro Leptospira. Poiché gli anticorpi possono non essere presenti o possono essere presenti a livelli non rilevabili durante la malattia precoce, si suggerisce di ripetere l’analisi di un campione convalescente prelevato dopo 2 o 3 settimane.
Avvertenze
La risposta immunitaria delle IgM temporale può variare da paziente a paziente. Pertanto, un singolo risultato negativo di questo test non dovrebbe essere utilizzato per escludere la diagnosi, soprattutto in pazienti con sintomi suggestivi di leptospirosi che hanno una anamnesi di esposizione appropriata.
Questo test non distingue tra infezione acuta o passata. È necessaria una correlazione clinica. I pazienti possono rimanere sieropositivi per mesi o forse anni dopo la risoluzione della malattia; pertanto, questo test non può essere utilizzato per stabilire la guarigione o la risposta alla terapia.
Dati di supporto
Precisione:
Un totale di 40 campioni di siero precedentemente valutati e testati dall’esame ‘’Inc. Leptospirosis Indirect Hemagglutination (IHA)” (30 erano positivi e 10 negativi) di un laboratorio, sono stati valutati dal saggio ‘’GenBio Leptospira IgM ImmunDOT’’(esame per rilevare gli anticorpi anti-Leptospira) di un altro laboratorio. Di seguito viene fornita una sintesi dei risultati:
Confronto tra i dosaggi dei due laboratori
ImmunoDOT Pos ImmunoDOT Neg
Focus IHA Pos 30 0
Focus IHA Neg 0 10
Indice di concordanza dei risultati positivi: 100% (30/30); 95% Intervallo di fiducia (CI) 86,5%-100%
Indice di concordanza dei risultati negativi: 100% (10/10); 95% CI 67,9%-100%.
Indice di concordanza dei risultati in generale: 100% (40/40); 95% CI 89,5%-100%.