Cos’è l’immunoglobulina E e perché si esegue il test per la valutazione delle IgE totali?
L’immunoglobulina E (iGE) è una delle 5 classi di immunoglobuline, è definita dalla presenza della catena pesante epsilon, esiste come monomero ed è presente nel circolo sanguigno a concentrazioni molto basse.
Cosa significa il risultato del test?
Concentrazioni elevate di IgE si associano generalmente a malattie allergiche, ma possono essere riscontrate anche in altre patologie, tra cui immunodeficienze primarie, infezioni, malattie infiammatorie e tumori maligni.
Il risultato non è di per sé diagnostico e va interpretato nel contesto del quadro clinico del paziente.
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue dal braccio.
Sono previste norme di preparazione?
No, non è richiesta nessuna preparazione particolare per questo esame.
ESAME PER LA VALUTAZIONE DELLE IgE TOTALI
Utile per
Valutazione di pazienti con sospette malattie associate a elevazioni dell’immunoglobulina totale E (IgE), tra cui malattie allergiche, immunodeficienze primarie, infezioni, tumori maligni o altre malattie infiammatorie
Valutazione diagnostica di pazienti con sospetta aspergillosi broncopolmonare allergica
Identificazione dei candidati alla terapia con omalizumab (anti-IgE)
Informazioni cliniche
L’immunoglobulina E (IgE) è una delle 5 classi di immunoglobuline, ed è definita dalla presenza della catena pesante epsilon. È l’immunoglobulina descritta più recentemente, essendo stata identificata per la prima volta nel 1966. L’IgE esiste come monomero ed è presente in circolo a concentrazioni molto basse, circa 300 volte inferiori a quelle del IgG. Il ruolo fisiologico delle IgE non è ben caratterizzato, anche se si pensa che sia coinvolto nella difesa contro i parassiti, in particolare gli elminti.
La funzione delle IgE è anche distinta dalle altre immunoglobuline in quanto induce l’attivazione dei mastociti e dei basofili attraverso il recettore della superficie cellulare Fc epsilon RI. Fc epsilon RI è un recettore ad alta affinità specifico per la concentrazione di IgE presente ad alta densità su mastociti e basofili residenti nei tessuti. A causa di questa interazione ad alta affinità, quasi tutte le IgE prodotte dalle cellule B sono legate a mastociti o basofili, il che spiega la bassa concentrazione presente in circolo. La reticolazione delle IgE legare a Fc epsilon RI porta all’attivazione cellulare, avendo come conseguenza l’immediato rilascio di componenti granulari preformati (istamina e triptasi) e la successiva produzione di mediatori lipidici (prostaglandine e leucotrieni) e citochine (interleuchina-4 e interleuchina-5).
Concentrazioni elevate di IgE sono generalmente considerate nel contesto delle malattie allergiche. Tuttavia, l’aumento della quantità di IgE circolanti può essere riscontrato anche in varie altre malattie, tra cui immunodeficienze primarie, infezioni, malattie infiammatorie e tumori maligni. La misura delle lgE totali hanno un’utilità limitata per la valutazione diagnostica dei pazienti con sospetta malattia allergica, ad eccezione dell’aspergillosi broncopolmonare allergica (ABPA). ABPA è una reazione di ipersensibilità contro i funghi Aspergillus che si verifica più frequentemente nei pazienti con asma o fibrosi cistica. Un aumento dei livelli delle IgE totali fa parte dei criteri diagnostici per l’ ABPA, anche se la concentrazione diagnostica specifica dipende da alcune caratteristiche del paziente.
Per i pazienti con una diagnosi accertata di malattia allergica, la misura delle IgE totali è necessaria per l’identificazione dei candidati alla terapia con omalizumab (anti-IgE) e per la determinazione del corretto dosaggio. Oltre alla demografia specifica del paziente e alle presentazioni cliniche, i candidati per l’omalizumab devono avere valori dei livelli totali di IgE tra 30 e 700 KU/L.
Valori di riferimento
Risultati riportati in kU/L
Età
Intervallo di riferimento
0-5 mesi
< o =13
6-11 mesi
< o =34
1 e 2 anni
< o =97
3 anni
< o =199
4-6 anni
< o =307
7 e 8 anni
< o =403
9-12 anni
< o =696
13-15 anni
< o =629
16 e 17 anni
< o =537
18 anni e più
< o =214
Interpretazione
Elevate concentrazioni di immunoglobuline totali E (IgE) possono essere trovate in una varietà di malattie cliniche, tra cui malattie allergiche, alcune immunodeficienze primarie, infezioni, malattie infiammatorie e tumori maligni.
Concentrazioni elevate di IgE totali possono essere coerenti con una diagnosi di aspergillosi broncopolmonare allergica, a condizione che siano soddisfatti altri criteri clinici e di laboratorio.
Concentrazioni totali di IgE comprese tra 30 e 700 KU/L possono identificare pazienti candidati per la terapia con omalizumab e possono aiutare a determinare il corretto dosaggio terapeutico.
Avvertenze
Un’elevata concentrazione di immunoglobulina E totale (IgE) non costituisce un indice diagnostico per le malattie allergiche e deve essere interpretata nel contesto clinico del paziente, includendo l’età, il sesso, l’anamnesi di viaggio, la potenziale esposizione agli allergeni e l’anamnesi familiare.
Una concentrazione normale di IgE totali non elimina la possibilità di una malattia allergica. Nei pazienti con un alto indice di sospetto di malattia allergica, può essere giustificato il test per le IgE specifiche dell’allergene.