GLUCOSIO (GLICEMIA)

Perché si esegue il test

Il test viene effettuato per:

  • lo screening e la diagnosi di diabete e prediabete
  • valutare se la concentrazione di glucosio nel sangue è nella norma
  • controllare il glucosio nell’urina
  • monitoraggio di ipoglicemia (basse concentrazioni di glucosio nel sangue) 
  • il monitoraggio di iperglicemia (alte concentrazioni di glucosio nel sangue) 

Che cosa è necessario per eseguire il test

Per il test è necessario un campione di sangue prelevato da una vena di un braccio. In alternativa, per un test rapido, viene prelevata una goccia di sangue con una puntura superficiale. Talvolta viene richiesto un campione casuale di urina. Alcuni individui affetti da diabete possono utilizzare un apparecchio per la misura continua della glicemia. Questo apparecchio viene inserito sotto la pelle dell’addome e ha un sensore che misura il glucosio nel sangue a intervalli frequenti e ne fornisce i risultati.

Quando è necessario eseguire il test

Il test del glucosio del sangue è necessario:

  • durante la gravidanza
  • dopo i 45 anni di età 
  • se vi sono fattori di rischio per il diabete
  • quando sussistono sintomi che suggeriscono iperglicemia o ipoglicemia
  • per i pazienti diabetici, per monitorare varie volte al giorno i livelli di glucosio nel sangue. In questo caso, questo test si effettua da soli

Invece, il test di glucosio nelle urine è solitamente incluso nell’analisi dell’urina.

Preparazione al test

Solitamente per prepararsi al test viene richiesto il digiuno (ossia assunzione di acqua ma non di cibo o bevande), per le otto ore antecedenti all’esame del glucosio su sangue. Nei pazienti affetti da diabete vengono misurate le concentrazioni di glucosio sia a digiuno che dopo i pasti per un migliore monitoraggio del diabete. Invece, se si tratta di controlli casuali, post-prandiali o ad orario fisso, sarà il medico che fornirà le istruzioni specifiche. 

L’esame

Il glucosio è la fonte di energia fondamentale per le cellule dell’organismo, inoltre è l’unica fonte di energia per il sistema nervoso e per il cervello. Il glucosio deve essere fornito in modo stabile e nel sangue e la sua concentrazione deve essere mantenuta in modo costante. Esistono differenti protocolli per misurare la concentrazione di glucosio nel sangue. Talora il glucosio può essere valutato tramite campioni di urina. 

Nel corso di digestione di verdura, frutta, pane e altri alimenti, i carboidrati vengono scissi in glucosio e in altre sostanze nutritive che vengono assorbite nell’intestino tenue, per poi circolare nell’organismo. Il corretto impiego di glucosio per trasformarlo in energia dipende dall’insulina. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas. L’insulina facilita il trasporto del glucosio all’interno delle cellule facendo immagazzinare al fegato l’eccesso di glucosio sotto forma di glicogeno per una conservazione a breve termine e come trigliceridi nelle cellule adipose.

Solitamente, le concentrazioni di glucosio nel sangue subiscono un incremento dopo un pasto, e l’insulina viene messa in circolo per abbassarle. La quantità di insulina secreta è in proporzione alla quantità e al tipo di pasto. Quando il glucosio entra all’interno le cellule e viene metabolizzato, vi è una diminuzione di concentrazione nel sangue, e il pancreas risponde prima diminuendo, poi cessando il rilascio di insulina nel sangue. Qualora vi sia un’eccessiva riduzione di livelli di glucosio nel sangue (per esempio dopo un allenamento intenso o tra i pasti) viene rilasciato il glucagone (che è un altro ormone pancreatico) per spingere il fegato a trasformare nuovamente il glicogeno in glucosio, incrementando così le concentrazioni di glucosio nel sangue. Nel caso in cui il meccanismo a retroazione glucosio/insulina funzioni in modo corretto, la concentrazione di glucosio nel sangue rimane adeguatamente stabile. Nel caso in cui l’equilibrio venga interrotto, e vi sia un aumento di concentrazioni di glucosio nel sangue, l’organismo tenta di ripristinare la normalità, aumentando la secrezione di insulina e promuovendo l’espulsione di glucosio tramite l’urina.

Esistono tuttavia determinate patologie che possono incidere negativamente sull’equilibrio tra glucosio/ormone pancreatico, producendo eccessive o ridotte concentrazioni di glucosio nel sangue. La malattia più comune che causa questo squilibrio è il diabete. Per diabete si definisce un gruppo di patologie correlate a un’insufficiente produzione di insulina o di resistenza verso le funzioni dell’insulina. Gli individui affetti da diabete non trattato non hanno la capacità di processare ed utilizzare adeguatamente il glucosio. Vi sono due tipi di diabetici: 

Individui con diabete di tipo I: non hanno la capacità di produrre abbastanza insulina per controllare il glucosio (solitamente hanno il diabete ad autoanticorpi) 

Individui con diabete di tipo II: sono quelli che hanno una resistenza all’insulina e possono o meno essere in grado di svilupparne quantità sufficienti. Talvolta questo può succedere in individui con prediabete.

Cambiamenti importanti e acuti della concentrazione di glucosio del sangue, sia in eccesso (iperglicemia) che in carenza (ipoglicemia), possono avere conseguenze gravi, provocando danni d’organo, danno cerebrale, coma e, in casi estremi, morte. L’iperglicemia cronica può provocare un progressivo danneggiamento agli organi come occhi, reni, cuore e vasi sanguigni. Invece, l’ipoglicemia cronica può provocare  un danneggiamento dei nervi e del cervello.

Alcune donne possono sviluppare diabete gestazionale. Questa è una forma di iperglicemia manifestata solo durante la gravidanza. Il diabete gestazionale, quando non è trattato, può causare il parto di bambini di stazza grande che potrebbero avere concentrazioni ridotte di glucosio ematico. Le donne che hanno sofferto di diabete gestazionale potrebbero o meno sviluppare il diabete.

La raccolta del campione del test

Il test viene effettuato con un campione di sangue ottenuto tramite prelievo da una vena di un braccio. In alternativa, usando un bisturi piccolo e appuntito viene fatta  una puntura superficiale per prelevare una goccia di sangue (solitamente da un dito).

Talvolta viene richiesto un campione di urina casuale. 

Alcuni individui affetti da diabete possono utilizzare un apparecchio per la misura continua della glicemia. Questo apparecchio viene inserito sotto la pelle dell’addome e ha un sensore che misura il glucosio nel sangue a intervalli frequenti e fornisce i risultati a un dispositivo attaccato al vestito della persona. Tramite lo schermo digitale del dispositivo, la persona può essere informata della concentrazione ematica di glucosio in tempo reale.

Preparazione del test

Solitamente, per finalità di screening si raccomanda il digiuno (si può ingerire solo acqua), nelle otto ore antecedenti al test. Negli individui affetti da diabete, spesso le concentrazioni di glucosio sono misurate sia a digiuno che dopo i pasti. In altri casi, come nei controlli casuali e ad orario fisso, ci si deve attenere alle istruzioni fornite dal medico. Un esame di tolleranza al glucosio (curva da carico) necessita di digiuno prima di prelevare il primo campione, seguita dall’assunzione di un liquido che contiene una specifica quantità di glucosio. Successivamente, si effettuano prelievi a intervalli specifici. 

Informazioni ottenute tramite il test

L’esame per il glucosio nel sangue viene prescritto per:

  • Monitoraggio di concentrazioni ematiche di glucosio nei soggetti affetti da diabete
  • Supportare la diagnosi di prediabete, diabete, e diabete gestazionale
  • Ricerca di iperglicemia o ipoglicemia
  • Screening per il diabete nelle persone a rischio prima che mostrino segni e sintomi. In determinati casi, il diabete non provoca la comparsa di sintomi o segni precoci. Lo screening può risultare utile per identificare precocemente la patologia, con lo scopo di effettuare una terapia prima di complicazioni o peggioramento della malattia

In base allo scopo finale, possono essere impiegati protocolli diversi per misurare le concentrazioni ematiche di glucosio.

Screening e Diagnosi

I test seguenti possono essere impiegati per lo screening e la diagnosi di diabete di tipo I, tipo II o prediabete. Qualora uno dei risultati dei test iniziali risulti anomalo, vi è la ripetizione del test in un giorno diverso. Per dare una conferma di diagnosi di diabete, anche il risultato del test ripetuto deve essere anomalo. 

  • Glucosio a digiuno: questo test valuta la concentrazione di glucosio nel sangue dopo un digiuno di almeno 8 ore
  • Test di tolleranza al glucosio a 2 ore: l’individuo si sottopone a un test di glicemia a digiuno e poi viene somministrato un liquido contenente 75 grammi di glucosio. Due ore dopo la somministrazione del liquido viene prelevato un campione di sangue. In situazioni normali, le concentrazioni di glucosio nel sangue subiscono un incremento e c’è uno stimolo da parte del pancreas per secernere insulina nel circolo ematico. L’insulina permette al glucosio di essere inglobato dalle cellule. Dopo un certo lasso di tempo, in situazioni normali le concentrazioni ematiche di glucosio diminuiscono nuovamente. Tuttavia, quando una persona non produce sufficiente insulina, o quando le cellule dell’organismo resistono ai suoi effetti (ossia quando c’è una resistenza all’insulina), allora viene trasportato meno glucosio dal sangue all’interno delle cellule, rimanendo così in eccesso nel sangue.
  • Un test particolare chiamato emoglobina A1c può essere impiegato come alternativa al glucosio per lo screening e la diagnosi di diabete.

A volte, può essere richiesto un campione di sangue su cui viene valutato il glucosio senza che sia necessario il digiuno. Questo succede, ad esempio, quando viene eseguito un quadro metabolico totale. In caso di risultato anomalo, viene in seguito eseguito un test del glucosio a digiuno o un un test orale di tolleranza al glucosio.
Inoltre, il test del glucosio nel sangue è utilizzato per lo screening di donne in gravidanza per il diabete gestazionale. Questo test viene effettuato tra la 24^ e la 28^ settimana di gravidanza. Ci sono due tipi di questo test:  

  • A una fase, viene eseguito il test di tolleranza al glucosio dopo due ore (OGTT). Al seguito della misura del glucosio a digiuno, viene somministrato un liquido contenente 75 grammi di glucosio. Dopodichè, vengono misurate le concentrazioni di glucosio sia dopo 1 ora che dopo 2 ore dalla somministrazione. È necessario che solamente uno dei valori si trovi sopra la soglia di normalità per formulare la diagnosi.
  • A due fasi 
    • La donna viene sottoposta a uno screening con una prova al glucosio: viene somministrata alla donna una bevanda che contiene 50 grammi di glucosio e la viene misurata la glicemia dopo 1 ora.
    • Nel caso in cui il risultato sia anomalo, viene effettuato il test di tolleranza al glucosio dopo tre ore. A seguito della misura del glucosio a digiuno, viene somministrata una quantità pari a 100 grammi di glucosio e viene misurata la glicemia a intervalli regolari. Se due valori a digiuno, dopo 1 ora, dopo 2 ore o dopo 3 ore sono al di sopra di una soglia specifica, si può confermare la diagnosi di diabete gestazionale. 

In aggiunta, il test del glucosio è inoltre prescritto alle donne che hanno sofferto di diabete gestazionale 6-12 settimane dopo il parto. Questo test è utile per determinare se il diabete sia ancora presente.

Monitoraggio

Le persone affette da diabete devono monitorare costantemente la loro concentrazione ematica di glucosio. Questo monitoraggio viene spesso effettuato più volte al giorno. Questo monitoraggio è utile per determinare il grado di anomalia e per accertarsi quale dose di insulina o farmaco sia la più appropriata. Solitamente, questo viene effettuato posizionando una goccia di sangue (ottenuta pungendo un dito) su di una striscia reattiva al glucosio, posizionando poi la striscia in un misuratore. Il misuratore è un piccolo strumento che mostra una lettura della concentrazione di glucosio su uno schermo digitale.

Urina

Il glucosio è una delle sostanze analizzate nell’analisi dell’urina. Solitamente, quest’analisi fa parte dei controlli di routine o prescritta nelle analisi in periodo prenatale. Il medico curante può monitorare nel tempo un’eccessiva concentrazione di glucosio nell’urina utilizzando il test del sangue. Il glucosio nell’urina è incluso nei test di screening. Tuttavia, questo test non è sufficientemente accurato per formulare diagnosi e per monitoraggio..
Vi sono ulteriori test che possono essere prescritti insieme al test del glucosio, come:

  • gli autoanticorpi del diabete
  • l’insulina 
  • C-peptide

Questi test sono utili:

  • per supportare la diagnosi della causa di concentrazioni anomale di glucosio 
  • per fare una distinzione fra il diabete di tipo I e il diabete di tipo II
  • per misurare la bontà della produzione di insulina.

Quando viene prescritto il test del glucosio

Solitamente, si raccomanda lo screening per il diabete alle persone che raggiungono i 45 anni e a tutti gli individui che hanno fattori di rischio. I fattori di rischio possono essere:

  • Parenti di primo grado affetti da diabete
  • Donne con sindrome da ovaio policistico
  • Donne che hanno partorito bambini più pesanti di 4 chili o con una storia clinica di diabete gestazionale
  • Mancanza di attività fisica, obesità
  • Storia clinica di patologia cardiovascolare
  • Etnie ad alto rischio come asiatici, afroamericani, latini, nativi americani, islandesi.
  • Alta pressione sanguigna (ipertensione) o terapia farmacologica per l’ipertensione
  • Basse concentrazioni di colesterolo HDL (meno di 35 mg/dL o 0.90 mmol/L) e/o alte concentrazioni di trigliceridi (più di 250 mg/dL o 2.82 mmol/L)
  • A1c uguale o superiore al 5.7%
  • Prediabete identificato con test precedenti  

Qualora i risultati del test siano nella norma, si raccomanda comunque di ripetere il test annualmente o ogni 3 anni, a seconda delle indicazioni del medico curante. I pazienti affetti da prediabete necessitano di un monitoraggio annuale.

Il test del glucosio potrebbe essere richiesto qualora un individuo mostri sintomi e segni di concentrazioni elevate di glucosio nel sangue, ad esempio:

  • affaticamento
  • difficoltà di guarigione da ferite e infezioni
  • visione offuscata
  • aumentata sensazione di sete, di solito con frequente minzione

o sintomi di basse concentrazioni di glucosio nel sangue (ipoglicemia), ad esempio:

  • ansia
  • senso di fame
  • sudorazione
  • tremore
  • visione offuscata
  • confusione

Inoltre, potrebbe essere richiesto alle persone affette da diabete di monitorare autonomamente le concentrazioni di glucosio nel sangue. Questo può avvenire una o più volte al giorno, con lo scopo di misurare la concentrazione e per valutare eventuali trattamenti alternativi prescritti dal medico di riferimento. Il medico potrebbe richiedere la misurazione della glicemia in modo periodico in concomitanza ad altri test, per esempio l’A1c, monitorando così le concentrazioni di glucosio nel corso del  tempo.

Solitamente, le donne che sono nel corso di una gravidanza controllate per il diabete gestazionale tra la 24^ e la 28^ settimana, a meno che non si presentino sintomi precoci o che non abbiano già sofferto di diabete gestazionale. Si raccomanda di effettuare un test precoce sulle donne in gravidanza qualora ci sia il rischio di diabete di tipo II. Solitamente, quando una donna ha una qualsiasi forma di diabete, il medico di riferimento prescrive le analisi delle concentrazioni di glucosio durante tutta la gravidanza e dopo il parto, per accertarsi delle condizioni di salute.

Significato del risultato del test

Livelli elevati di glucosio sono spesso indice di diabete. Tuttavia, ci sono molte condizioni e patologie che possono provocare alti livelli di glucosio nel sangue. In un individuo che mostra sintomi e segnali di iperglicemia o diabete, un valore del glucosio non a digiuno uguale o maggiore di 200 mg/dL (11.1 mmol/L) indica la presenza di diabete. A seguire gli indicatori dei risultati del test.

 GLUCOSIO NEL SANGUE A DIGIUNO

 

Da 70 a 99 mg/dL (3.9 a 5.5 mmol/L)

Normale tolleranza al glucosio

Da 100 a 125 mg/dL (5.6 a 6.9 mmol/L)

Alterato glucosio a digiuno (IFG), pre-diabete)

126 mg/dL (7.0 mmol/L)  e superiore in occasione di più di un test

Diabete

TEST DA CARICO ORALE DI GLUCOSIO (OGTT)  (2 ORE DOPO AVER ASSUNTO 75- GRAMMI DI GLUCOSIO)

 

Meno di 140 mg/dL (7.8 mmol/L)

Normale tolleranza al glucosio

Da 140 a 200 mg/dL (7.8 a 11.1 mmol/L)

Diminuita tolleranza al glucosio (IGT) (prediabete)

Superiore a 200 mg/dL (11.1 mmol/L) in occasione di più di un test

Diabete

Screening del diabete gestazionale test da carico di glucosio

CAMPIONE PRELEVATO DOPO 1 ORA DALL’ASSUNZIONE PER VIA ORALE DI UNA SOLUZIONE 50 GRAMMI DI GLUCOSIO

CONCENTRAZIONE DI GLUCOSIO

INDICAZIONE

minore di 140* mg/dL (7.8 mmol/L)

normale

140* mg/dL (7.8 mmol/L) e superiore

elevato, necessita di OGTT (vedi sotto)

* Alcuni usano una soglia di 130 mg/dL (7.2 mmol/L) poiché questo individua il 90% delle donne con diabete gestazionale, mentre la soglia di 140 mg/dL (7.8 mmol/L) individua solo l’80%.

Diabete gestazionale, approccio a 1 fase 

IL CAMPIONE VIENE PRELEVATO A DIGIUNO E DOPO 1 ORA E DOPO DUE ORE DALL’ASSUNZIONE DELLA BEVANDA CON 75 GRAMMI DI GLUCOSIO. LA DIAGNOSI DI DIABETE GESTAZIONALE VIENE FATTA QUANDO OGNI VALORE VA OLTRE IL LIMITE

TEMPO DI RACCOLTA DEL CAMPIONE

CONCENTRAZIONI DI GLUCOSIO

Digiuno

Uguale o superiore a 92 mg/dL (5.1 mmol/L)

1 ora

Uguale o superiore a 180 mg/dL (10.0 mmol/L)

2 ore

Uguale o superiore a 153 mg/dL (8.5 mmol/L)

Diabete gestazionale, test a 2 fasi: fase 1

FASE UNO: SCREENING DELLE CONCENTRAZIONI DI GLUCOSIO. CAMPIONE RACCOLTO DOPO 1 ORA DALL’ASSUNZIONE DELLA BEVANDA CON 50 GRAMMI DI GLUCOSIO.

CONCENTRAZIONE DI GLUCOSIO 

INDICAZIONE

Meno di 140* mg/dL (7.8 mmol/L)

Screening normale

140* mg/dL (7.8 mmol/L) e oltre

Anormale, necessità di OGTT (vedere Fase due sotto)

*Si raccomanda una soglia di 130 mg/dL (7.2 mmol/L) per individuare il 90% delle donne in gravidanza con diabete gestazionale, comparato all’80% di quelle individuate utilizzando la soglia di 140 mg/dL (7.8 mmol/L). Si raccomanda una soglia ridotta a 135 mg/dL (7.5 mmol/L) qualora la donna appartenga ad etnie con rischio elevato di diabete gestazionale.

Diabete gestazionale, test a 2 fasi – fase 2

FASE DUE: OGTT DIAGNOSTICO. I CAMPIONI PRELEVATI A DIGIUNO E DOPO 1, 2 E 3 ORE DALL’ASSUNZIONE DELLA BEVANDA CON 100 GRAMMI DI GLUCOSIO. SE UNO O PIÙ VALORI SONO UGUALI O MAGGIORI RISPETTO ALLA CONCENTRAZIONE SOGLIA, IL DIABETE GESTAZIONALE È DIAGNOSTICATO. UNO DEI DUE SET DI CRITERI DEVE ESSERE UTILIZZATO PER STABILIRE LA DIAGNOSI.

TEMPO DI PRELIEVO DEL CAMPIONE

CONCENTRAZIONI TARGET**

Digiuno, prima dell’infusione di glucosio

95 mg/dL (5.3 mmol/L)

1 ora dopo l’infusione di glucosio

180 mg/dL (10.0 mmol/L)

2 ore dopo l’infusione di glucosio

155 mg/dL (8.6 mmol/L)

3 ore dopo l’infusione di glucosio

140 mg/dL (7.8 mmol/L)

**I risultati possono variare da laboratorio a laboratorio

In alcune altre malattie si  possono trovare elevati livelli di glucosio:

  • malattia renale cronica
  • ipertiroidismo
  • pancreatite
  • tumore pancreatico
  • acromegalia
  • sindrome di Cushing
  • stress acuto (in risposta di episodi come un infarto, trauma, e ictus)
  • eccessiva assunzione di cibo

Un livello esiguo di glucosio suggerisce l’ipoglicemia. L’ipoglicemia è una condizione che si caratterizza da un picco basso di concentrazione di glucosio a livelli tali da causare sintomi collegati al sistema nervoso che possono essere: 

  • tremori
  • sudore
  • ansia
  • palpitazioni
  • fame

Vi sono poi altri sintomi collegati al cervello come: 

  • visione offuscata 
  • coma
  • confusione
  • allucinazioni
  • morte

Una diagnosi di ipoglicemia viene effettuata utilizzando 3 criteri. Questi criteri sono denominati “triade di Whipple”. 

L’ ipoglicemia può essere inoltre correlata a:

  • Ipotiroidismo
  • Insufficienza surrenalica 
  • Fame
  • Uso smodato di prodotti che riducono il glucosio
  • Assunzione eccessiva di alcool
  • Infezioni gravi
  • Insufficienza renale cronica
  • Gravi malattie epatiche
  • Ipopituitarismo
  • Insufficienza cardiaca grave
  • Eccesso di insulina (insulinoma)

Glucosio nelle urine

Livelli di glucosio nell’urina bassi o non rilevabili vengono considerati nella norma. Ciascuna patologia che incrementa le concentrazioni di glucosio nel sangue (come il diabete o altre malattie citate sopra) può far aumentare i livelli di glucosio nelle urine. Inoltre, si verifica un eccesso di glucosio nelle urine dopo l’utilizzo di particolari farmaci (come estrogeni o cloralio idrato) e in certe forme di malattie renali. In aggiunta, alcuni individui eliminano il glucosio attraverso le urine anche quando le concentrazioni nel sangue sono normali. Infine, particolari farmaci impiegati nella terapia del diabete aumentano lo smaltimento del glucosio tramite l’urina.

Misurare autonomamente il glucosio nel sangue

Non c’è alcuna ragione per determinare le concentrazioni di glucosio autonomamente se non si soffre di prediabete o diabete. Sono infatti sufficienti gli esami dei normali controlli di routine. Invece, dopo una diagnosi confermata di diabete o diabete gestazionale, il medico di riferimento raccomanderà un apparecchio per monitorare il glucosio a casa. Questo dispositivo può essere un glucometro, o uno dei dispositivi più avanzati che necessita una quantità molto ridotta di sangue, oppure un test sul fluido interstiziale (il fluido fra le cellule) per misurare il glucosio. Verranno date le indicazioni necessarie per misurare le concentrazioni di glucosio nel sangue in tempi o giorni diversi. Infatti, si riesce a capire se la dieta e la terapia che si stanno seguendo sono adeguate monitorando le concentrazioni di glucosio ad intervalli regolari.

Il test di glucosio nelle urine dà gli stessi risultati del test di glucosio nel sangue?

Generalmente non danno gli stessi risultati. Infatti, il glucosio si troverà ad alte concentrazioni nelle urine solo se si trova a livelli particolarmente elevati nel sangue, ossia quando l’organismo si troverà nella condizione di dover smaltire l’eccesso attraverso le urine.  Questo può inoltre succedere in presenza di qualche danno a carico del rene, dove questo danno provoca il rilascio di glucosio nelle urine. Ciò nonostante, il glucosio nell’urina viene a volte impiegato come indicatore (seppur in modo approssimativo) per gli alti livelli di glucosio, e la striscia per le urine che misura il glucosio è a volte utile per individuare la presenza di chetoni e proteine nell’urina.

Quali sono le terapie per il diabete?

Per la forma più comune di diabete (il diabete di tipo 2), la terapia sufficiente per abbassare le concentrazioni di glucosio nel sangue include: 

  • perdere il peso in eccesso
  • regolare attività fisica 
  • fare una dieta sana che include molte fibre e pochi carboidrati

Ciò nonostante, in molti casi sono necessari farmaci che aumentano il rilascio e la sensibilità di insulina per arrivare a una concentrazione di glucosio nella norma. Invece, se si tratta di diabete di tipo I, o di diabete di tipo II che non risponde adeguatamente alla terapia, sono necessarie delle iniezioni di insulina più volte al giorno. 

La funzione del diabetologo

Se è stato diagnosticato il diabete, il diabetologo ha la funzione di accertarsi di:

  • Utilizzare i farmaci quando si è malati
  • Comprare i prodotti dietetici e conservarli adeguatamente
  • Regolare i farmaci
  • Riconoscere come comportarsi con i livelli alti e bassi di glucosio
  • Testare e registrare i valori di glucosio
  • Somministrare l’insulina (considerando il tipo e la quantità per il miglior utilizzo)
  • Controllare pelle, piedi, e occhi per anticipare possibili complicanze
  • Pianificare i pasti. La dieta è cruciale nel ridurre le oscillazioni dei livelli di glucosio nel sangue. Un dietologo può essere di aiuto per insegnare a come pianificare i pasti.

La diagnosi dell’ipoglicemia

La diagnosi completa di ipoglicemia necessita che sia soddisfatta la triade dei criteri di Whipple. Questi criteri includono:

  • Regressione dei sintomi alla normalizzazione della glicemia
  • Sintomi di ipoglicemia con glucosio ridotto
  • Un livello troppo basso di glucosio (meno di 40 mg/dL -2.2 mmol/L), spesso testato insieme all’insulina e talvolta al C-peptide

L’ipoglicemia primaria non è comune ed è spesso diagnosticata durante l’infanzia. Alcuni individui possono presentare sintomi di ipoglicemia senza avere un basso valore di glucosio nel sangue. In questi casi, la terapia è solitamente un cambiamento della dieta. Questo cambiamento può includere il mangiare spesso piccoli pasti, fare diversi spuntini durante il giorno e preferire carboidrati complessi ai  zuccheri semplici. Questo tipo di cambiamento può essere sufficiente per eliminare i sintomi.

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