ESAME COLTURALE HELICOBACTER PYLORI BIOPSIA GASTRICA

Noto anche come: 

  • H. pylori
  • Antigeni H. pylori
  • Test del respiro
  • Urea Breath Test (UBT)
  • HpSAg: Helicobacter pylori stool antigen
  • Test dell’ureasi
  • Rapid urease test (RUT)
  • CLO test

In Sintesi

Perché effettuare il test?

Si effettua questo test per diagnosticare un’infezione da Helicobacter pylori (H. pylori), il batterio che può causare l’ulcera peptica, oppure per verificare l’efficacia della terapia.

Quando effettuare il test?

Qualora il paziente manifesti i sintomi di un’ulcera peptica, quali bruciore o dolore nella parte superiore dell’addome, soprattutto a stomaco vuoto, cattiva digestione, perdita di peso inspiegabile, nausea e/o vomito, senso di pienezza dopo i pasti. Si effettua inoltre dopo circa 4-6 settimane dal termine della terapia oppure in pazienti che devono iniziare una terapia a lungo termine con anti-infiammatori non steroidei, in adulti con porpora trombocitopenica idiopatica e in individui che presentano inspiegata anemia da carenza di ferro.

Quale campione viene richiesto?

Per il test è necessario un campione di feci per la ricerca dell’antigene fecale o una biopsia della parete dello stomaco. È possibile che venga anche effettuato un test del respiro, chiamato Urea Breath Test (UBT), che sfrutta la capacità del microrganismo di produrre ureasi.

È necessaria una preparazione al test?

Sì, bisogna evitare l’assunzione di alcuni farmaci. In ogni caso, è importante seguire tutte le istruzioni fornite dal personale sanitario.

L’Esame

Helicobacter pylori è causa di una delle infezioni batteriche croniche più comuni, che colpisce il sistema gastroenterico di circa il 50% della popolazione mondiale, particolarmente nei paesi in via di sviluppo. Nella gran maggioranza dei casi, si contrae quest’infezione in età giovanile, mentre in età adulta il contagio è più raro. Recentemente si è riscontrata una netta riduzione dell’infezione nella popolazione giovanile grazie al miglioramento delle norme igienico-sanitarie degli ultimi 50 anni, ciò nonostante è ancora frequente nei soggetti più anziani.

Molto soggetti infetti sono asintomatici, tuttavia la presenza del batterio aumenta il rischio di sviluppare ulcere (ulcera peptica), gastriti croniche, tumore dello stomaco e linfomi gastrici. Ciò avviene perché il batterio è in grado di diminuire la capacità dello stomaco di produrre muco, rendendolo maggiormente sensibile ai danni provocati dai succhi gastrici e alle ulcere. 

I test per la rilevazione di H. pylori evidenziano quindi un’infezione del tratto gastrointestinale dovuta a questo microrganismo, fornendo un supporto alle scelte terapeutiche.

Stai cercando gli Intervalli di Riferimento?

Molteplici fattori influenzano gli intervalli di riferimento, come ad esempio l’età e il sesso del paziente, la popolazione di riferimento e il metodo utilizzato per l’esecuzione dell’esame. Il significato del risultato numerico di un test può variare da un laboratorio all’altro.

Per tali ragioni, il presente sito web non riporta gli intervalli di riferimento. Si raccomanda di riferirsi ai valori di riferimento riportati sul referto di laboratorio, accanto al nome ed al risultato dello stesso, forniti dal laboratorio nel quale questi sono stati eseguiti. 

Come e Perché

Quale di campione viene richiesto?

La scelta del campione dipende dal tipo di esame:

  • Per la ricerca dell’antigene fecale è necessaria la raccolta di un campione di feci in un contenitore sterile.
  • Per il test del respiro o Breath Test, è necessario che il pazienti espiri all’interno di una provetta, per analizzare l’aria espirata prima e dopo la somministrazione di una bevanda contenente urea.
  • L’endoscopia risulta invece il test più invasivo, poiché viene utilizzata una sonda che raggiunge lo stomaco permettendo di analizzare visivamente la parete gastrica ed eventualmente di prelevarne un piccolo frammento di tessuto per l’esame bioptico e/o colturale.

Come posso prepararmi al test per assicurare la buona qualità del campione?

È necessario seguire le indicazioni fornite riguardanti l’assunzione di alcuni farmaci:

  • È vietato mangiare e bere (nemmeno acqua) nell’ora precedente il test
  • Nelle due settimane antecedenti il test, è vietato assumere gli inibitori della pompa protonica, come omeprazolo, lansoprazolo o esomeprazolo,.
  • Nelle quattro settimane che precedono il test, è vietato assumere antibiotici o subsalicilato di bismuto per via orale
  • Qualora debba essere effettuata una biopsia gastrica o debba essere raccolto un campione di feci, è necessario astenersi dall’assunzione di antibiotici o di farmaci contenenti bismuto, nelle 2 settimane che precedono il test.

Per l’esecuzione della biopsia gastrica è necessario il digiuno (solo acqua) dopo la mezzanotte del giorno precedente la procedura.

Quali informazioni si possono ottenere?

Il test per la ricerca di H. pylori viene utilizzato nella diagnosi di un’infezione causata da questo batterio e per valutare la risposta alla terapia.

Nella tabella seguente sono riassunti diversi tipi di test per la ricerca di H.pylori:

Metodi effettuabili senza endoscopia

Test di ricerca dell’antigene fecale (HpSAg)

Rileva la presenza dell’antigene di H. pylori nelle feci

Test del respiro (Urea Breath Test; UBT)

  • Nella fase iniziale al paziente viene chiesto di espirare dentro un contenitore, in modo da ottenere il livello basale
  • Viene quindi somministrata una bevanda contenente piccole quantità non nocive di una sostanza radioattiva. Dopo 15 minuti viene raccolto un secondo campione di aria espirata: se H. pylori è presente nel tratto gastrointestinale del paziente, allora la sostanza ingerita viene convertita in anidride carbonica che a questo punto sarà “marcata” e che viene quindi eliminata tramite espirazione.
  • Entrambi i campioni, basale e finale, vengono analizzati. La presenza di elevati livelli di anidride carbonica marcata nel secondo campione, conferma la presenza del batterio.

Metodi che prevedono endoscopia: viene prelevato un campione di tessuto (biopsia) sul quale viene effettuata la ricerca del batterio; test valido ma poco richiesto poiché molto invasivo

Istologia

Il patologo analizza tramite un microscopio il tessuto prelevato, opportunamente preparato e colorato, ricercando la presenza del batterio H. pylori o altri segni che possano fornire una spiegazione ai sintomi del paziente (cambiamenti istologici caratteristici e grado di infiammazione del tessuto).

Test rapido dell’ureasi

H. pylori produce ureasi, un enzima che ne permette la sopravvivenza nell’ambiente acido dello stomaco. Il laboratorio può rilevare la presenza dell’enzima ureasi batterica, individuando così, in maniera indiretta, la presenza del batterio.

Esame colturale

I batteri vengono fatti crescere su un appropriato terreno di coltura. Per la risposta sono necessarie alcune settimane. Questo test si rende necessario qualora il clinico voglia valutare quale sia il migliore antibiotico da utilizzare nella terapia. Le colonie cresciute sul terreno vengono infatti utilizzate per effettuare un test di sensibilità agli antibiotici, particolarmente importante per individuare eventuali resistenze.

PCR(reazione a catena della polimerasi)

Il materiale genetico (DNA) di H. pylori viene estratto dal campione di tessuto e sottoposto a reazione di amplificazione, che consente di identificare il batterio.

I test raccomandati per la diagnosi di infezione da H. pylori e per la valutazione della risposta alla terapia sono dunque il test di ricerca dell’antigene fecale e il test del respiro, maggiormente utilizzati poiché sono più rapidi e meno invasivi rispetto ad una biopsia.

Quando viene prescritto?

In presenza di dolori gastrointestinali e di specifici segni e sintomi, tra cui:

  • Dolore addominale intermittente
  • Nausea
  • Cattiva digestione
  • Senso di sazietà o gonfiore
  • Inspiegabile perdita di peso
  • Eruttazione

 

In caso di segni e sintomi molto seri, come dolori acuti, improvvisi e persistenti allo stomaco, sangue nelle feci o nel vomito, o vomito che somiglia a fondo di caffè, è necessario un immediato intervento medico.

Possono essere richiesti i test per la ricerca di H. pylori (in particolare la ricerca dell’antigene fecale) anche per valutare la completa eradicazione dell’infezione in seguito ad una terapia antibiotica.

Cosa significa il risultato del test?

Un esito positivo al H. pylori, tramite la ricerca dell’antigene nelle feci o il test del respiro, indica con altre probabilità la presenza di un’infezione causata da questo batterio, per cui sarà prescritto un trattamento antibiotico.

Un esito negativo indica che molto probabilmente la causa dei segni e sintomi riferiti dal paziente non è l’infezione da H. pylori. Occorreranno ulteriori approfondimenti, se i sintomi persistono, per poter escludere l’infezione.

Cos’altro bisogna sapere?

Per i bambini molto piccoli non è raccomandato il test del respiro. È consigliato infatti effettuare il test di ricerca dell’antigene fecale.

Molteplici fattori, oltre all’infezione da H. pylori, possono causare dolori gastrointestinali.

Risultati falsamente negativi possono essere determinati dall’uso di antiacidi durante la settimana precedente l’esecuzione del test.

I farmaci antimicrobici, gli inibitori di pompa protonica e quelli a base di bismuto possono interferire con tutti i test.

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Domande Frequenti

Come si tratta l’ulcera peptica causata da H. pylori?

Di norma tramite l’assunzione di una combinazione di antibiotici e altri farmaci in grado di ridurre la quantità di acidi prodotti dallo stomaco, come gli inibitori di pompa protonica, i bloccanti dei recettori istaminici e le preparazioni a base di bismuto secondo protocolli variabili per caratteristiche e durata, in relazione alla storia clinica. È fondamentale tenere in considerazione le resistenze del batterio a molti antibiotici ed escludere precedenti manifestazioni allergiche.

In caso di infezione di H. pylori, è sicuro che si manifesti un’ulcera?

No, in molto casi non si manifestano i sintomi dell’ulcera, ma non ne è ancora chiaro il motivo.

È necessario che tutti si sottopongano ai test per la ricerca di H. pylori?

No, viene effettuato solo in presenza di segni e sintomi riconducibili all’ulcera peptica. Sebbene il batterio sia molto comune, non tutte le persone infettate sviluppano l’ulcera.

Come si contrae l’infezione con H. pylori ?

Mangiando o bevendo acqua contaminata con materiale fecale di origine umana o tramite il contatto con feci, vomito o saliva di persone infette. Inoltre, il rischio di trasmissione dell’infezione ai familiari è molto alto.

La terapia contro H. pylori è sempre efficace?

Nella maggior parte dei casi la terapia antibiotica elimina questo batterio dal tratto gastrointestinale. Tuttavia, anche se viene prescritta la terapia appropriata, la resistenza agli antibiotici può determinare la persistenza dell’infezione.

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