Perché effettuare il Test?
SI effettua il test per valutare la funzionalità delle ghiandole surrenali, per monitorare il trattamento per l’iperplasia surrenale congenita (CAH), per determinare le cause di virilizzazione (comparsa di caratteri secondari maschili) nelle femmine e di pubertà precoce nei bambini maschi, per valutare la produzione di androgeni e le funzionalità testicolare e ovarica, per rilevare la presenza di tumori alle ghiandole surrenali.
Quando effettuare il Test?
Si effettua il test qualora una donna presenti irsutismo (ovvero peli abbondanti sul viso e sul corpo) assenza di ciclo mestruale (amenorrea), acne, presenza di meno di 6-8 cicli mestruali all’anno (oligomenorrea), infertilità. Vengono anche sottoposti al test i bambini maschi con segni di pubertà precoce, le bambine con segni di virilizzazione, oppure ragazzi con pubertà ritardata. Infine, si ricorre a questo test per effettuare la diagnosi di CAH e, periodicamente, nei pazienti in trattamento per CAH.
Quale Campione Viene Richiesto?
Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio.
È necessaria una preparazione al test?
È possibile che alle donne fertili vengano fornite specifiche istruzioni riguardanti il momento del ciclo mestruale nel quale effettuare il prelievo.
L’esame
L’androstenedione è un androgeno, ovvero un ormone sessuale “maschile” responsabile della differenziazione delle caratteristiche maschili e femminili e della comparsa dei caratteri sessuali secondari nell’uomo, come la barba e la voce profonda. È presente sia nelle donne che negli uomini, sebbene sia considerato un ormone maschile, ed è il precursore di altri androgeni più potenti, come il testosterone, o gli estrogeni nella donna. Questo test consente di misurare la concentrazione di androstenedione e sangue.
Nell’uomo l’Androstenedione viene prodotto dal testicolo, nella donna dall’ovaio e in entrambi i generi dal surrene, sotto controllo dell’ipofisi.
Il rilascio di androstenedione da parte delle ovaie e dei testicoli viene stimolato dall’ormone ipofisario LH, mentre il rilascio di androstenedione da parte delle ghiandole surrenali viene stimolato dall’ormone ipofisario adrenocorticotropo (ACTH).
Durante il giorno e, nelle donne, durante il ciclo ovarico i livelli di androstenedione nel sangue variano. Per le sue origini e caratteristiche, è possibile utilizzare l’androstenedione in qualità di marcatore di funzionalità surrenale, testicolare, ovarica, e di produzione di androgeni. Viene inoltre frequentemente effettuato dopo il riscontro di valori alterati di testosterone o 17-OH progesterone.
Nei bambini, concentrazioni eccessive di androstenedione e di altri androgeni possono determinare anomalie nei genitali (genitali ambigui), irsutismo, pubertà precoce nei maschi e irregolarità nel ciclo mestruale nelle ragazze.
I tumori surrenali, i tumori secernenti ACTH e l’iperplasia surrenalica possono causare un’iperproduzione di androstenedione.
Nell’uomo adulto, una concentrazione aumentata non da segni macroscopici, mentre nella donna può causare virilizzazione e amenorrea. In particolare, le donne affette dalla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) possono presentare livelli eccessivi di androstenedione.
Stai cercando gli Intervalli di Riferimento?
Molteplici fattori influenzano gli intervalli di riferimento, come ad esempio l’età e il sesso del paziente, la popolazione di riferimento e il metodo utilizzato per l’esecuzione dell’esame. Il significato del risultato numerico di un test può variare da un laboratorio all’altro.
Per tali ragioni, il presente sito web non riporta gli intervalli di riferimento. Si raccomanda di riferirsi ai valori di riferimento riportati sul referto di laboratorio, accanto al nome ed al risultato dello stesso, forniti dal laboratorio nel quale questi sono stati eseguiti.
Come e Perché
Quali informazioni si possono ottenere?
È utile misurare l’androstenedione per valutare la funzionalità surrenalica, ovarica e testicolare e la produzione degli ormoni coinvolti nello sviluppo degli organi sessuali e caratteri sessuali secondari maschili (androgeni). Viene inoltre eseguire, insieme ad altri esami, nelle donne che presentano segni d’iperproduzione di androgeni oppure concentrazioni ematiche elevate di testosterone.
L’androstenedione può essere utilizzato per:
- Valutare la funzionalità surrenalica e stabilire, qualora il DHEAS e il testosterone risultino anomali, se l’aumento di androgeni sia dovuto a cause surrenaliche o gonadiche (ovaie, testicoli).
- Diagnosi di iperplasia surrenalica congenita (CAH) ed il suo monitoraggio, insieme alla misura del testosterone e del 17 OH-progesterone.
- Come supporto alla diagnosi del tumore della corteccia (parte più esterna della ghiandola) surrenale e di tumori ectopici (in altra sede) secernenti ACTH e differenziare queste patologie dal cancro alle ovaie o ai testicoli.
- Come supporto nella diagnosi di sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), per determinare le cause di infertilità e/o amenorrea, nei casi di irsutismo (aumento dei peli corporei e sul viso), nelle donne che presentano concentrazioni ematiche anomale di DHEAS, testosterone, e altri ormoni come LH, FSH, prolattina ed estrogeni.
- Per ricercare le cause di virilizzazione nelle ragazze giovani e di pubertà precoce nei bambini maschi.
- Valutare i motivi di ritardo nella pubertà e in caso di sospetta insufficienza ovarica o testicolare.
Quando viene prescritto?
La misura dell’androstenedione viene richiesta, contestualmente o dopo altri esami, in caso di iperproduzione (o più raramente una carenza) di androgeni e/o nel caso in cui il clinico voglia valutare la funzionalità gonadica (testicoli o ovaie) o delle ghiandole surrenali.
Può inoltre essere richiesta in ragazze con caratteristiche fisiche imputabili ad iperproduzione di androgeni o a iperplasia surrenalica congenita (CAH) oppure in bambine con genitali esterni non chiaramente riconoscibili nel genere (genitali ambigui).
Nei maschi, la misura dell’androstenedione può essere utile in presenza di segni di pubertà anticipata (irsutismo, abbassamento della voce, aumentata muscolatura e aumento della grandezza dei genitali. Più raramente in caso di pubertà ritardata.
È possibile prescrivere questo test anche in caso di sospetta infertilità nella donna, o in presenza di altri sintomi, tra cui:
- Mestruazioni irregolari
- Acne
- Irsutismo
- Muscolatura aumentata
- Voce profonda
- Calvizie androgenetica femminile
Nel monitoraggio della terapia con glucocorticoidi per la CAH il test viene richiesto periodicamente.
Cosa significa il risultato del test?
La corretta funzionalità delle ghiandole surrenali viene confermata da una concentrazione normale di androstenedione di altri androgeni nel sangue e ad un risultato adeguato di altri test di valutazione dell’attività surrenalica. Tuttavia, anche in presenza di un tumore surrenale oppure della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), la concentrazione di androstenedione può risultare normale (dipende dal tipo di cancro e dall’ormone secreto). La PCOS, in particolare, viene spesso associata alla sovrapproduzione di androgeni da parte dell’ovaio (principalmente testosterone).
Un aumento della produzione surrenalica, ovarica o testicolare viene segnalata da livelli aumentati di androstenedione nel sangue. Sebbene piccole fluttuazioni di concentrazione siano considerate normali, le concentrazioni persistentemente aumentate possono indicare la presenza di tumori della ghiandola surrenalica, iperplasia surrenalica, iperplasia surrenalica congenita (CAH). Il riscontro di livelli aumentati di androstenedione indica la necessità di eseguire ulteriori esami di approfondimento, non essendo di per sé diagnostico.
La presenza di basse concentrazioni di androstenedione, potrebbe indicare disfunzione della ghiandola surrenalica, insufficienza surrenalica o disfunzioni ovariche o testicolari.
Concentrazioni normali dell’ormone nei soggetti in terapia con glucocorticoidi per CAH indicano che la terapia riesce adeguatamente a sopprimere la produzione di androgeni, mentre concentrazioni aumentate indicano che la terapia non è efficace e deve essere cambiata.
Cos’altro bisogna sapere?
Qualora venga utilizzato un metodo radioimmunologico per il test, l’esecuzione di esami di radiodiagnostica eseguiti entro una settimana dal test possono invalidare il risultato.
Normalmente, durante la pubertà dei ragazzi la concentrazione di androstenedione aumenta per circa due anni prima dell’aumento di testosterone. I livelli di androstenedione non sono tuttavia utilizzati nel monitoraggio di questo processo.
La principale fonte di androgeni nelle donne in menopausa è l’androstenedione surrenalico.
Domande Frequenti
Tutti i soggetti con livelli aumentati di androstenedione presentano una sintomatologia precisa??
Non necessariamente, poiché il tipo e la gravità dei sintomi variano da persona a persona, soprattutto in base all’età del soggetto.
Inoltre, gli uomini adulti avranno già sviluppato i caratteri secondari maschili dunque non presentano sintomi dell’aumento di androstenedione.
Quanto tempo dura l’esecuzione del test?
Tutto dipende dal laboratorio che esegue il test. In alcuni casi possono essere necessari alcuni giorni.
È utile eseguire questo test anche per altri scopi?
Sì, viene talvolta inserito in un pannello di esami anti-doping, poiché in certi casi l’androstenedione viene assunto illegalmente da atleti come farmaco per migliorare le prestazioni. Dopo essere stato assunto, viene convertito in uno steroide anabolico (analogo sintetico del testosterone) e ciò implica un aumento della massa muscolare, ma, come gli altri steroidi anabolizzanti, può interferire con la crescita ossea, provocare patologie cardiovascolari e danni al fegato.