Utile per
Valutazione di pazienti sospettI di avere un processo infiammatorio gastrointestinale
Distinguere la malattia infiammatoria intestinale (IBD) dalla sindrome dell’intestino irritabile (IBS), se utilizzata in combinazione con altre modalità diagnostiche, tra cui l’endoscopia, l’istologia e la diagnostica per immagini
Informazioni cliniche
La calprotectina, formata come eterodimero di S100A8 e S100A9, fa parte della famiglia delle proteine S100 leganti il calcio. È espressa principalmente da granulociti e, in misura minore, da monociti/macrofagi e cellule epiteliali. Nei neutrofili, la calprotectina costituisce quasi il 60% del contenuto totale di proteine citoplasmatiche. L’attivazione del sistema immunitario intestinale porta al reclutamento di cellule dal sistema immunitario innato, compresi i neutrofili. I neutrofili vengono poi attivati, il che porta al rilascio di proteine cellulari, tra cui la calprotectina. La calprotectina infine si sposta attraverso la barriera epiteliale ed entra nel lume dell’intestino. Mentre il processo infiammatorio progredisce, la calprotectina rilasciata viene assorbita dal materiale fecale prima che questo venga escreto dal corpo. La quantità di calprotectina presente nelle feci è proporzionale al numero di neutrofili all’interno della mucosa gastrointestinale e può essere utilizzata come marcatore indiretto dell’infiammazione intestinale.
La calprotectina è usata più frequentemente come parte della valutazione diagnostica di pazienti con sospetta malattia infiammatoria intestinale (IBD). I pazienti con IBD possono essere diagnosticati con morbo di Crohn o colite ulcerosa. Anche se distinti nella loro patologia e manifestazioni cliniche, entrambi sono associati ad una significativa infiammazione intestinale. Elevate concentrazioni di calprotectina fecale possono essere utili per distinguere l’IBD da disturbi gastrointestinali funzionali, come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Quando viene utilizzata per questa diagnosi differenziale, la calprotectina fecale ha una sensibilità e una specificità di circa l’85%. Tuttavia, va ricordato che gli aumenti di calprotectina fecale non sono diagnostici per IBD, in quanto anche altri disturbi come la malattia celiaca, il cancro colorettale, e le infezioni gastrointestinali, possono essere associati a infiammazione neutrofila.
Valori di riferimento
< o =50.0 mcg/g (Normale)
50,1-120,0 mcg/g (Linea di confine)
> o =120,1 mcg/g (Anormale)
I valori di riferimento valgono per tutte le età.
Interpretazione
Concentrazioni di calprotectina di 50,0 mcg/g e inferiori non sono indicative di un processo infiammatorio attivo all’interno del sistema gastrointestinale. Per i pazienti con sintomi gastrointestinali, serve prendere in considerazione un’ulteriore valutazione per i disturbi gastrointestinali funzionali.
Concentrazioni di calprotectina tra 50,1 e 120,0 mcg/g sono comprese tra i valori limite e possono rappresentare un processo infiammatorio lieve, come nelle malattie infiammatorie intestinali trattate (IBD) o associato all’uso di FANS o aspirina. Per i pazienti con sintomi clinici suggestivi di IBD, può essere indicato un nuovo test dopo 4-6 settimane.
Concentrazioni di calprotectina di 120,1 mcg/g e superiori sono indicativi di un processo infiammatorio attivo all’interno del sistema gastrointestinale. Ulteriori test diagnostici per determinare l’eziologia dell’infiammazione sono suggeriti.
Avvertenze
Gli aumenti di calprotectina fecale non sono diagnostici per la malattia infiammatoria intestinale (IBD), e le normali concentrazioni di calprotectina fecale non escludono la possibilità di IBD. La diagnosi di IBD dovrebbe essere basata sulla valutazione clinica, endoscopia, istologia e studi di imaging.
Risultati borderline (intermedi ai valori limite di riferimento), di calprotectina fecale possono essere osservati in pazienti che assumono farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), aspirina, o inibitori della pompa protonica.
Per questi risultati borderline, si consiglia di ripetere i test dopo 4-6 settimane.
Aumenti di calprotectina fecale possono essere osservati in altri stati di malattia associati con infiammazione neutrofila del sistema gastrointestinale, tra cui la malattia celiaca, cancro colorettale e infezioni gastrointestinali.
Concentrazioni falsamente basse di calprotectina fecale possono essere osservate in pazienti con neutropenia o granulocitopenia.