Cos’è il test Complemento frazione C4 e perché si esegue?
Il Complemento è un meccanismo di difesa dell’organismo contro infezioni e agenti esterni (immunità innata) che si innesca attraverso l’attivazione a cascata di proteine nel siero sanguigno.
Le proteine che prendono parte a questo sistema sono inattive, costituiscono circa il 10% delle globuline e sono 9 glicoproteine maggiori (da C1 a C9).
Vi sono due possibili vie di attivazione della cascata di proteine: quella “classica” consiste nella reazione antigene-anticorpo; quella “alternativa” non dipende da anticorpi specifici e si attiva per l’azione di componenti della parete di determinati tipi di batteri o lieviti.
Cosa significa il risultato del test?
Se il test rileva l’attivazione di entrambe le vie della cascata può indicare che, nel corso della cascata, alcuni prodotti “collaterali” possono aver dato avvio a una risposta infiammatoria locale come il rilascio di istamina, l’aumento della permeabilità dei capillari e il richiamo dei globuli bianchi.
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue venoso dal braccio.
Sono previste norme di preparazione?
No, non è richiesta nessuna preparazione particolare per questo esame.
Esami di laboratorio
Esame/Analisi: COMPLEMENTO FRAZIONE C4
Sigla e sinonimi: C4
INFORMAZIONI PER PAZIENTI
Il significato della diagnosi
Il Complemento è un meccanismo di difesa dell’organismo contro le infezioni e gli agenti estranei (immunità innata).
Si tratta di un sistema complesso di attivazione a cascata di proteine presenti nel siero: l’attivazione enzimatica di una proteina del complesso da parte della proteina a monte la rende attiva sulla proteina a valle, quasi analogamente alla cascata della coagulazione. Le proteine che partecipano sono inattive nel sangue e costituiscono circa il 10% delle globuline. Il Complemento è costituito da 9 glicoproteine maggiori, denominate da C1 a C9. La cascata può venire attivata da vari iniziatori e segue due vie:
- La via “classica” di attivazione consiste nella formazione della reazione antigene-anticorpo, dove l’antigene può essere una cellula o una proteina estranee all’organismo, oppure un agente infettivo (batterio o virus).
- La via “alternativa” (composta da fattore B, fattore D, properdina), comparsa prima nel corso dell’evoluzione, non dipende dalla presenza degli anticorpi specifici. Viene, infatti, attivata da componenti della parete di alcuni tipi di batteri o di lieviti.
Una volta attivato il C3, le due vie diventano comuni.
Dall’attivazione di entrambe le vie, deriva un complesso che in grado di attaccarsi alla membrana della cellula che ha scatenato l’attivazione e di danneggiarla, fino a provocarne la distruzione. Nel corso della cascata, alcuni prodotti “collaterali” possono iniziare una risposta infiammatoria locale (vale a dire che provocano il rilascio di istamina, l’aumento della permeabilità dei capillari, il richiamo dei globuli bianchi).
Prelievo
Tipo di campione: Campione di sangue venoso
Preparazione
Come prepararsi: Inviare il campione in Laboratorio immediatamente dopo l’esecuzione del prelievo
Referto
Tempi di consegna: 3 giorni
Valori normali
Nelle donne: 10 – 40
Negli uomini: 10 – 40
Unità di misura:
mg/dL
Informazioni utili:
Le proteine del complemento si comportano come proteine “di fase acuta”
INFORMAZIONI PER OPERATORI
Denominazione (sistema/analisi): S–/COMPLEMENTO FRAZIONE C4
Codice interno esame: 372
Tipo di provette in uso: provetta tappo arancio
Quantità minima di campione:
5 mL sangue, gel polimerico con silice micronizzata
Metodo: Immunoturbidimetrico
Laboratorio: Analisi chimico cliniche e microbiologia
Settore: Corelab