ANTICORPI ANTI DNA NATIVO

Cosa sono gli anticorpi anti-DNA nativo e perché si esegue il test per rilevare la presenza di anti-DNA nativo nel sangue?

Gli anticorpi anti-DNA nativo, o anticorpi anti-DNA a doppia elica, sono degli autoanticorpi antinucleo (ANA), ovvero anticorpi che attaccano le cellule sane dell’organismo di appartenenza danneggiando organi e tessuti. Gli anticorpi anti-DNA nativo attaccano il DNA, ovvero il materiale genetico presente nel nucleo della cellula.

Il test serve a rilevare la presenza degli anticorpi anti-DNA nativo per diagnosticare e monitorare il lupus eritematoso sistemico (o LES), una malattia autoimmune cronica e infiammatoria. Il test è anche utile per diagnosticare altre patologie autoimmuni.

Cosa significa il risultato del test?

Il risultato del test deve essere interpretato tenendo conto del quadro clinico del paziente e al risultato degli altri esami per autoanticorpi.

Un risultato positivo può essere indicativo della presenza del lupus eritematoso sistemico. 

Un risultato negativo tuttavia non può escludere la presenza di lupus, poiché solo il 65-85% dei pazienti che ne soffrono presentano una positività agli anticorpi anti-DNA nativo.

Come avviene l’esame?

Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue venoso dal braccio.

Sono previste norme di preparazione?

No, non è richiesta nessuna preparazione particolare per questo esame.

Per saperne di più

Anatomia Patologica

Noto anche come: Anticorpi anti ds-DNA, Anticorpi anti-DNA, Anticorpi anti-DNA a doppia elica, Anticorpi anti-DNA nativo a doppia elica

Nome ufficiale: Anticorpi anti-DNA a doppia elica, IgG

In Sintesi

La funzione del test

Il test è funzionale alla corretta diagnosi ed al monitoraggio del lupus (lupus eritematoso sistemico, LES).

Quando eseguire il Test

In caso di positività al test degli anticorpi anti-ANA e di segni e sintomi riconducibili al lupus, quali eruzioni cutanee di colore rosso a forma di farfalla su naso e guance e/o ipersensibilità della pelle alla luce, affaticamento e debolezza, dolori tipici dell’artrite in una o più articolazioni; si consiglia di ripetere il test periodicamente al fine monitorare la patologia.

Il campione richiesto

Un campione di sangue venoso tramite prelievo su un braccio.

Preparazione al test

Non è necessaria nessuna preparazione al test.

L’Esame

Gli anticorpi anti-DNA a doppia elica (anti-dsDNA) fanno parte del gruppo di autoanticorpi che prende il nome di anticorpi antinucleo (ANA). Gli anticorpi vengono, di norma, prodotti dal sistema immunitario per combattere le infezioni; gli autoanticorpi, invece, sono anticorpi che si scontrano con strutture e molecole proprie dell’organismo di appartenenza. Essi attaccano pertanto le cellule sane, danneggiando organi e tessuti. Entrando più nel dettaglio, gli anticorpi anti-dsDNA attaccano il DNA, ovvero il materiale genetico presente nel nucleo della cellula (da qui il nome anti-dsDNA).

Questo esame si occupa di rilevare la presenza degli anti-dsDNA.

La presenza di anti-dsDNA viene principalmente associata al lupus, ma in piccole quantità possono essere presenti anche nel sangue di soggetti affetti da altre patologie. Il lupus è una malattia autoimmune cronica infiammatoria che colpisce vari organi e tessuti tra cui i reni, la pelle, il cuore, i polmoni, le articolazioni, i vasi sanguigni, e l’encefalo. (Per maggiori dettagli consultare la pagina Lupus). L’esame per gli anti-dsDNA viene prescritto, in concomitanza con altri test per la ricerca di altri autoanticorpi, durante l’iter per la diagnosi di lupus o di altre patologie autoimmuni.

Una delle complicanze più gravi del lupus è la nefrite, un’infiammazione renale che può determinare a proteinuria, ipertensione e insufficienza renale. La nefrite è dovuta al deposito a dei complessi formati dal legame degli autoanticorpi ai propri antigeni a livello renale. Per valutare l’entità di questa complicazione, è necessario tenere presente che un alto titolo anticorpale (alta concentrazione di anticorpi nel sangue) di anti-dsDNA è generalmente accompagnato da un’infiammazione e danno ai reni.

Stai cercando gli Intervalli di Riferimento?

Gli intervalli di riferimento dipendono da molteplici fattori, quali l’età e il sesso del paziente, la popolazione di riferimento e il metodo utilizzato per l’esecuzione dell’esame. Il risultato numerico di un test può pertanto avere significati diversi in laboratori differenti.

Per queste ragioni, nel presente sito web non vengono riportati gli intervalli di riferimento. Per la valutazione dei risultati dei test, Lab Tests Online raccomanda di riferirsi ai valori di riferimento forniti dal laboratorio nel quale questi sono stati eseguiti. Gli intervalli di riferimento di ciascun test sono riportati sul referto di laboratorio, accanto al nome ed al risultato dello stesso. Per alcuni esempi clicca qui.

Come e Perché

Informazioni ottenibili dal test

L’esame per individuare gli autoanticorpi anti-DNA doppia elica (anti-dsDNA) è funzionale per la diagnosi di Lupus (lupus eritematoso sistemico, LES) nei soggetti risultati positivi al test degli anticorpi antinucleo (ANA) che presentano segni e sintomi riconducibili al lupus.

In caso di sospetta patologia autoimmune, il test ANA è il primo richiesto nel protocollo diagnostico. Il risultato positivo al test ANA è presente in circa il 95% dei casi di lupus, tuttavia può anche verificarsi in caso di altre patologie. Gli anti-dsDNA sono invece maggiormente specifici per il lupus e sono pertanto utili nella diagnosi differenziale. È bene sottolineare però che solo il 65-85% delle persone affette da lupus presenta una positività per gli anti-dsDNA. Di conseguenza la negatività al test anti-dsDNA non può escludere al 100% la presenza di lupus.

Al fine di eseguire una completa diagnosi differenziale spesso viene richiesto l’esame per gli anticorpi anti-Sm (anticorpi Smith), un’altra classe di autoanticorpi associata al lupus. SI tratta di un esame richiesto frequentemente all’interno di un pannello di esami noto con il nome di pannello ENA. In base ai risultati, può essere richiesta anche la ricerca di altri autoanticorpi, per escludere o valutare altre patologie autoimmuni. Alcuni esempi sono gli anticorpi anti-istone (lupus indotto da farmaci) e gli anticorpi anti-fosfolipi.

Gli anticorpi anti-dsDNA hanno un ruolo importante anche nel monitoraggio della patologia. Il lupus determina un susseguirsi di ripresentazione periodica delle riacutizzazioni dei sintomi e momenti asintomatici. Prima e durante la fase di riacutizzazione, è possibile che si verifichi un aumento del livello degli anti-dsDNA. 

Questo esame si rivela essere particolarmente importante nel monitoraggio della nefrite da lupus, una grave complicanza che causa infiammazione e danno renale e porta a proteinuria, ipertensione arteriosa e insufficienza renale. La nefrite da lupus è dovuta al deposito al livello renale del complesso autoanticorpo-antigene.

Segni e Sintomi del lupus

L’esame anti-dsDNA viene prescritto in presenza di segni e sintomi che possono essere ricondotti al lupus e di un risultato positivo al test ANA, specialmente quando il risultato del test ANA presenta un tipo di fluorescenza “omogeneo” o “maculato”.

Alcuni tipici esempi di segni e sintomi riconducibili al lupus includono:

  • Dolori muscolari
  • Febbre bassa
  • Dolori alle articolazioni tipici dell’artrite (con danneggiamento alle articolazioni lieve o inesistente)
  • Eruzione cutanea rossa a forma di farfalla su naso e guance (eritema a farfalla)
  • Affaticamento e debolezza persistenti
  • Fotosensibilità della pelle
  • Intorpidimento e formicolio a mani e piedi
  • Perdita di peso e capelli
  • Infiammazione e danno a organi e tessuti tra cui reni, polmoni, cuore, pericardio, sistema nervoso centrale e vasi sanguigni.

Gli anticorpi anti-dsDNA vengono richiesti periodicamente per monitorare il lupus e in caso di riacutizzazioni dei sintomi.

È possibile dover ripetere il test anche in caso di risultato negativo se persistono segni e sintomi, determinando forte sospetto di lupus.

Interpretare i risultati del test

È necessario valutare Il risultato del test per la misura degli anticorpi anti-dsDNA tenendo conto alla storia clinica del paziente e del risultato degli altri esami per gli autoanticorpi.

In caso di elevata concentrazione di anticorpi anti-dsDNA nel sangue, la presenza di lupus è altamente probabile. Essa spesso aumenta durante o subito prima la riacutizzazione dei sintomi. In caso di risultato positivo al test in soggetti che presentano segni e sintomi riconducibili al lupus, è altamente probabile l’effettiva presenza della patologia. Tale ipotesi viene ulteriormente avvalorata dalla presenza di anticorpi anti-Sm.

Nella valutazione della nefrite da lupus, viene in genere associato un alto titolo anticorpale di anti-dsDNA (elevata concentrazione nel sangue) all’infiammazione e al danno renale.

L’esito risulta negativo quando si riscontra una concentrazione molto bassa di anti-dsDNA, tuttavia ciò non esclude definitivamente la presenza di lupus, poiché solo il 65-85% degli affetti da lupus presenta anticorpi anti-dsDNA.

Una concentrazione intermedia di autoanticorpi può essere osservata in altre malattie autoimmuni, come la sindrome di Sjögren e la connettivite mista.

Altre informazioni importanti

Esistono diversi metodi disponibili per l’esecuzione del test per la ricerca degli anti-dsDNA, tuttavia la maggior parte dei laboratori utilizzano il metodo ELISA (enzyme-linked immunoabsorbent assay).

Altre patologie come l’epatite cronica, la cirrosi primaria delle vie biliari, la mononucleosi infettiva mostrano la presenza di anticorpi anti-dsDNA. È anche il caso di pazienti in terapia con procainamide e idralazina. In questi casi, di norma, il test non viene effettuato.

Esiste inoltre un test usato meno frequentemente e la cui positività è associata alla presenza di altre patologie autoimmuni, ovvero l’esame per gli anticorpi anti-DNA a singolo filamento (anti-ssDNA). 

Gli anticorpi ANA sono un gruppo di anticorpi anti-nucleo. Un risultato negativo del test ANA assicura l’assenza di tutti gli autoanticorpi facenti parte del gruppo. Dato che gli anti-dsDNA ne fanno parte, questo esame non deve essere richiesto in caso di un risultato negativo del test ANA.

Domande Frequenti

Come mai la diagnosi di lupus richiede così tanto tempo?

Poiché il clinico non deve unicamente basarsi sul risultato dei test, ma anche su segni, sintomi e sulla storia clinica della persona. I sintomi, in particolari, sono spesso aspecifici e intermittenti. Inoltre, in un primo momento è possibile che i test risultino negativi per alcuni autoanticorpi, a causa della natura ciclica delle malattie autoimmuni. Talvolta la diagnosi definitiva richiede mesi o anni.

Esiste una cura per il lupus?

Non esistono cure per il lupus, dunque non si può guarire. Tuttavia i sintomi e le complicanze possono essere gestiti e tenuti sotto controllo. La maggior parte delle persone affette da lupus vive periodi asintomatici seguiti da periodi di riacutizzazione dei sintomi.

È possibile che anticorpi anti-dsDNA scompaiono del tutto dal circolo ematico?

No, ma è possibile mantenere bassa la concentrazione nel sangue.

Come si può intervenire sulla concentrazione degli anti-dsDNA?

Nessun cambiamento nello stile di vita della persona può influire sulla concentrazione degli anti-dsDNA, poiché essi riflettono la presenza e la gravità della patologia.

É possibile effettuare il test degli anticorpi anti-dsDNA presso lo studio medico?

No, poiché il test richiede personale specializzato e strumenti specifici. Sebbene sia possibile effettuare il prelievo in sede ambulatoriale, il campione deve essere inviato al laboratorio di analisi.

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