ANTICORPI ANTI CELLULE PARIETALI GASTRICHE

Cosa sono gli anticorpi anti cellule parietali e perché si esegue il test per valutare la presenza di anticorpi anti cellule parietali nel sangue?

Gli anticorpi anti cellule parietali sono autoanticorpi prodotti dal sistema immunitario che riconoscono e attaccano le cellule specializzate della parete dello stomaco dell’organismo di appartenenza, cioè le cellule parietali, che hanno il compito di favorire la digestione producendo i succhi gastrici e il fattore intrinseco, molecola fondamentale nel processo di assorbimento della Vitamina B12.

Questo esame è utile per diagnosticare l’anemia perniciosa, che è la causa più frequente della carenza di Vitamina B12.

Cosa significa il risultato del test?

Un risultato positivo potrebbe indicare che la persona sottoposta al test è affetta da anemia perniciosa. Tuttavia gli anticorpi anti cellule parietali possono essere presenti anche nei pazienti con gastrite, tiroidite e con patologie autoimmuni.

Come avviene l’esame?

Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue venoso dal braccio.

Sono previste norme di preparazione?
No, non è richiesta nessuna preparazione particolare per questo esame.

Noto anche come: Anti-GPA, APCA o AGPA

Nome ufficiale: Anticorpi anti-cellule parietali, IgG

In Sintesi

Perché è importante sottoporsi al Test?

Il test si rivela particolarmente importante ai fini della diagnosi di anemia perniciosa, ovvero la causa più frequente di carenza di Vitamina B12.

Quale Campione Viene Richiesto?

Viene richiesto un prelievo di sangue venoso effettuato su un braccio.

Quando sottoporsi al Test?

In caso di anemia e/o neuropatia è bene sottoporsi al test poiché queste potrebbero essere causate da una carenza di vitamina B12; in presenza di macrociti, ovvero quando i globuli rossi appaiono più grandi del normale.

È necessaria una Preparazione al test?

No, non esiste alcuna procedura di preparazione al test.

L’Esame

Gli anticorpi anti-cellule parietali sono autoanticorpi in grado di riconoscere ed attaccare le cellule specializzate della parete dello stomaco dell’organismo di appartenenza. Essi vengono prodotti dal sistema immunitario. L’esame in questione permetto l’individuazione di anticorpi anti cellule-parietali.

L’anemia perniciosa è una malattia autoimmune, che determina la produzione di autoanticorpi in grado di riconoscere e attaccare le cellule parietali e/o il fattore intrinseco.

  • Le cellule parietali, che si trovano all’interno dello stomaco, hanno il compito di favorire la digestione, producendo succhi gastrici ed il fattore intrinseco.
  • Il fattore intrinseco è una molecola fondamentale nel processo di assorbimento della vitamina B12 dagli alimenti.

Durante il processo di digestione, i succhi gastrici prodotti dalle cellule parietali, permettono il rilascio della vitamina B12 dagli alimenti. La vitamina B12 viene quindi legata dal fattore intrinseco per formare un complesso, fondamentale per l’assorbimento della vitamina nell’intestino tenue. La vitamina B12 è ha un ruolo fondamentale nel corretto funzionamento dell’encefalo e del sistema nervoso, ed è anche implicata nella produzione dei globuli rossi (RBC).

In caso di gastrite atrofica autoimmune, gli autoanticorpi attaccano le cellule parietali e/o il fattore intrinseco, determinando l’instaurazione di un processo infiammatorio progressivo. La conseguenza principale la si riscontra nella distruzione delle cellule parietali e nella carenza di fattore intrinseco.

Quest’ultima causa il mancato assorbimento e, conseguentemente, la carenza di vitamina B12, potenziale fattore di rischio per anemia megaloblastica (anemia perniciosa), con presenza di macrociti ma in numero ridotto. Possono inoltre manifestarsi sintomi neurologici (neuropatia), tra cui debolezza muscolare, rallentamento dei riflessi, intorpidimento e formicolio delle mani e dei piedi, perdita della stabilità durante la camminata.

In queste patologie, oltre all’anemia, possono esservi neutropenia (carenza di neutrofili) e trombocitopenia (carenza di piastrine).

Il clinico può richiedere che l’esame per la ricerca degli anticorpi anti-cellule parietali sia accompagnato da altri esami, quali l’emocromo e lo striscio di sangue periferico.

Stai cercando gli Intervalli di Riferimento?

Gli intervalli di riferimento dipendono da molteplici fattori, quali l’età e il sesso del paziente, la popolazione di riferimento e il metodo utilizzato per l’esecuzione dell’esame. Il risultato numerico di un test può pertanto avere significati diversi in laboratori differenti.

Per queste ragioni, nel presente sito web non vengono riportati gli intervalli di riferimento. Per la valutazione dei risultati dei test, Lab Tests Online raccomanda di riferirsi ai valori di riferimento forniti dal laboratorio nel quale questi sono stati eseguiti. Gli intervalli di riferimento di ciascun test sono riportati sul referto di laboratorio, accanto al nome ed al risultato dello stesso. Per alcuni esempi clicca qui.

Per maggiori informazioni si rimanda agli articoli: Gli Intervalli di Riferimento ed il loro Significato e Comprendere il Referto di Laboratorio.

Come e Perché

Quali informazioni si possono ottenere?

È possibile richiedere l’esame per la ricerca degli anticorpi anti-cellule parietali in concomitanza o successivamente all’esame per la ricerca degli anticorpi anti-fattore intrinseco, come sostegno alla diagnosi di carenza di vitamina B12 e anemia perniciosa.

Si tratta per lo più di un esame di approfondimento in seguito al riscontro di valori alterati all’esame della vitamina B12, dell’acido metilmalonico, dell’emocromo o dello striscio di sangue periferico. Svolge, infatti, un ruolo importante per stabilire se la carenza di vitamina B12 sia causata da anemia megaloblastica e/o neuropatia.

In quali casi viene prescritto l’esame?

Non si tratta di un esame tanto frequente quando quello effettuato per la ricerca degli anticorpi anti-fattore intrinseco, tuttavia è bene richiederlo in caso di sospetta anemia perniciosa e/o di presenza di segni e sintomi di carenza di vitamina B12, tra cui:

  • Globuli rossi (RBC) più grandi del normale, spesso rilevati mediante l’esame emocromocitometrico, richiesto durante i controlli di routine
  • Pallore
  • Debolezza, astenia
  • Segnali di neuropatia come intorpidimento e formicolio delle mani e dei piedi

In presenza di questi segni e sintomi in genere vengono eseguiti il test dell’acido metilmalonico (indicatore precoce di carenza di vitamina B12) e dell’omocisteina ed un esame per la misura della vitamina B12 e dei folati.

Si ricorre generalmente a questa tipologia di esame come approfondimento, in seguito al riscontro di una riduzione della quantità di vitamina B12 e un aumento di acido metilmalonico e omocisteina.

Quali possono essere i risultati del test e cosa vogliono dire?

È necessario valutare il risultato di questo esame in base al quadro clinico completo.

È possibile riscontrare la presenza di anemia perniciosa in caso di diminuzione dei livelli di vitamina B12 e/o aumento dei livelli di acido metilmalonico e di omocisteina, accompagnati dalla presenza di anticorpi anti-fattore intrinseco e/o anti-cellule parietali.

Bisogna tuttavia sottolineare che un risultato negativo al test non esclude necessariamente la patologia: almeno il 10% di pazienti con anemia perniciosa non presenta anticorpi anti-cellule parietali.

Gli anticorpi anti-cellule parietali sono meno specifici di quelli anti-fattore intrinseco. Sono infatti presenti nel 90% delle persone affette da anemia perniciosa, ma possono esserlo anche in:

  • Più del 50% delle persone affette da gastrite (infiammazione della parete gastrica)
  • Più del 30% delle persone affette da tiroidite (infiammazione della ghiandola tiroidea
  • Persone affette da diverse patologie autoimmuni
  • Una piccola percentuale della popolazione generale

Questo esame non può essere utilizzato nel monitoraggio e non ha valore diagnostico.

Cos’altro bisogna sapere?

La vitamina B12 è di normale presente in grandi riserve nel nostro organismo. Di conseguenza l’anemia associata a carenza di vitamina B12 può manifestarsi perfino dopo alcuni anni dall’esordio della patologia, ovvero all’esaurimento delle suddette riserve.

È scientificamente provato che le persone affette da diabete di tipo 1 sono più a rischio di sviluppare gli anticorpi anti-cellule parietali.

Domande Frequenti

  • La comparsa degli autoanticorpi è prevenibile?

No, si tratta di anticorpi prodotti dal sistema immunitario che non vengono influenzati da misure preventive o variazioni dello stile di vita, ma esistono trattamenti per la carenza di vitamina B12.

In caso di mancato assorbimento di vitamina B12, come la si può assumere in quantità sufficienti?

Esiste la possibilità di assumere vitamina B12 tramite iniezioni. La somministrazione di vitamina B12 ad alto dosaggio può essere sufficiente, qualora il paziente sia in grado di assumerne una piccola percentuale. Non bisogna dimenticare che per definire la terapia ideale, bisogna sempre rivolgersi al proprio medico.

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