Cos’è l’acido valproico e perché si esegue il test per monitorare la sua concentrazione nel sangue?
L’acido valproico (valproato, Depakote, o Depakene) è un farmaco anticonvulsivante, impiegato per curare epilessia generalizzata, epilessie parziali e disturbi dell’umore.
In condizioni normali l’acido valproico nel sangue è legato dall’85% al 90% alle proteine, ma nell’uremia o durante terapia concomitante con altri farmaci ad alto contenuto proteico aumenta nel sangue la concentrazione di frazione libera del farmaco, a cui è direttamente correlata la sua tossicità. Per questo il test dell’acido valproico viene richiesto dallo specialista per monitorarne i livelli durante la terapia.
Cosa significa il risultato del test?
Una concentrazione di acido valproico libero inferiore agli intervalli di riferimento indica un dosaggio inadeguato del farmaco, mentre una concentrazione superiore agli intervalli di riferimento si associa ad effetti tossici.
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue dal braccio.
Sono previste norme di preparazione?
No, non è richiesta nessuna preparazione particolare per questo esame.
[Codice regione Lombardia]*
[Tempi di consegna]*
Acido valproico
Useful For
Monitoring both total and free valproic acid levels in therapy
Assessing compliance
Evaluating potential toxicity
Clinical Information
Valproic acid (valproate, Depakote, or Depakene) is an effective medication for absence seizures, generalized tonic-clonic seizures, and partial seizures, when administered alone or in conjunction with other antiepileptic agents.
The valproic acid that circulates in blood is 85% to 90% protein-bound under normal circumstances. In uremia or during concomitant therapy with other drugs that are highly protein-bound (such as phenytoin), valproic acid is displaced from protein, resulting in a higher free fraction of the drug circulating in blood.
Since neurologic activity and toxicity of valproic acid are directly related to the unbound fraction of drug, adjustment of dosage based on knowledge of the free valproic acid concentration may be useful in the following situations: concomitant use of highly protein-bound drugs (usually >80% bound), hypoalbuminemia, pregnancy, renal or hepatic failure, and in the elderly. In these situations, the total valproic acid concentration in the blood may underestimate the disproportionately higher free valproic acid fraction.
Reference Values
VALPROIC ACID, TOTAL
Therapeutic: 50 (trough)-125 (peak) mcg/mL
Critical value: > or =151 mcg/mL
VALPROIC ACID, FREE
Therapeutic: 5-25 mcg/mL
Critical value: >30 mcg/mL
Interpretation
The generally acceptable range for total valproic acid used as a reference to guide its therapy is 50 to 125 mcg/mL. The corresponding range of free valproic acid concentration for clinical reference is 5 to 25 mcg/mL.
Low free valproic acid concentration relative to these ranges may suggest inadequate dosing, while a high free valproic acid concentration may be associated with toxic effects.
Because the concentration of valproic acid fluctuates considerably depending on the time from last dose, interpretation of the clinical significance of the valproic acid concentration must take into consideration the timing of the blood specimen. For this reason, 2 collections are sometimes made to assess the trough and peak concentrations.
Cautions
Specimens subjected to significant heat or other factors that could cause protein denaturation would demonstrate an artificially increased free valproic acid.
Acido valproico
Utile per
Monitoraggio dei livelli di acido valproico totale e libero durante la terapia
Valutazione della conformità
Valutazione della potenziale tossicità
Informazioni cliniche
L’acido valproico (valproato, Depakote o Depakene) è un farmaco efficace per l’assenza tipica, le crisi tonico-cloniche generalizzate e le crisi parziali, se somministrato da solo o in combinazione con altri agenti antiepilettici.
L’acido valproico che circola nel sangue si trova legato alle proteine dall’85% al 90% in circostanze normali. Nell’uremia o durante la terapia concomitante con altri farmaci ad alto contenuto proteico (come la fenitoina), l’acido valproico viene allontanato dalle proteine, con conseguente aumento della frazione libera del farmaco che circola nel sangue.
Poiché l’attività neurologica e la tossicità dell’acido valproico sono direttamente correlate alla frazione non legata al farmaco, un aggiustamento del dosaggio basato sulla conoscenza della concentrazione di acido valproico libero può essere utile nelle seguenti situazioni: uso concomitante di farmaci altamente proteici (di solito legati per almeno l’80%), ipoalbuminemia, gravidanza, insufficienza renale o epatica, e negli anziani. In queste situazioni, la concentrazione totale di acido valproico nel sangue può sminuire la frazione sproporzionatamente più alta di acido valproico libero.
Valori di riferimento
ACIDO VALPROICO, TOTALE
Concentrazioni terapeutiche: 50 (minimo)-125 (massimo) mcg/mL
Valore critico: > o =151 mcg/mL
ACIDO VALPROICO, LIBERO
Concentrazioni terapeutiche: 5-25 mcg/mL
Valore critico: >30 mcg/mL
Interpretazione
L’intervallo generalmente accettabile per l’acido valproico totale usato come riferimento per gestire la sua terapia è compreso tra 50 e 125 mcg/mL. Il corrispondente intervallo di concentrazione dell’acido valproico libero come riferimento clinico è compreso tra 5 e 25 mcg/mL.
Una bassa concentrazione di acido valproico libero rispetto a questi intervalli può suggerire un dosaggio inadeguato, mentre un’alta concentrazione di acido valproico libero può essere associata ad effetti tossici.
Poiché la concentrazione di acido valproico varia notevolmente a seconda del tempo trascorso dall’ultima somministrazione, l’interpretazione del significato clinico della concentrazione di acido valproico deve prendere in considerazione i tempi del campione di sangue. Per questo motivo, a volte vengono effettuati 2 prelievi per valutare le concentrazioni di minima e di picco.
Avvertenze
I campioni sottoposti a calore significativo o ad altri fattori che potrebbero causare la denaturazione delle proteine dimostrerebbero un aumento dell’acido valproico libero erroneo.