CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Vitamina D attiva.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Osteodistrofia renale in pazienti affetti da insufficienza renale cronica, in
particolare in quelli sottoposti ad emodialisi.
Ipoparatiroidismo, di tipo sia idiopatico che chirurgico.
Pseudoipoparatiroidismo.
Rachitismo ipofosfatemico vitamina D-resistente.
Rachitismo familiare vitamina D pseudo-dipendente.
Osteoporosi post-menopausale: la diagnosi differenziale dovrà accuratamente escludere condizioni che presentano sintomatologie a carico dello scheletro similari, quali il mieloma multiplo e le osteolisi tumorali, per le quali il trattamento con DIFIX non è indicato.
CONTROINDICAZIONI
DIFIX é controindicato:
• in pazienti con ipersensibilitá a calcitriolo (o a farmaci della stessa
classe) e ad uno qualsiasi degli eccipienti
• in tutti i disturbi associati ad ipercalcemia
• se vi é evidenza di tossicitá dovuta alla vitamina D
PRECAUZIONI PER L’USO
Esiste una stretta relazione tra la cura con calcitriolo e lo sviluppo di
Di ipercalcemia.
Possono scatenare l’ipercalcemia un brusco rialzo dell’assunzione di calcio
risultante da mutamenti nella dieta (ad es. aumentato consumo di latticini) o l’incontrollata assunzione di preparazioni a base di calcio.
Si deve raccomandare sia ai pazienti che alle loro famiglie l’obbligatorietà ad
una stretta adesione alla dieta prescritta ed è indispensabile istruirli su come
riconoscere i sintomi dell’ipercalcemia.
Non appena i livelli di calcio sierico salgono a 1mg/100 ml (250μmol/l)
oltre la concentrazione normale(9-11mg/100ml, o 2250-2750μmol/l), o la
creatinina sierica aumenta a >120μmol/l, il trattamento con DIFIX deve essere subito interrotto fino a ristabilire normali concentrazioni di calcio (vedi sezione posologia e modo di somministrazione).
Sono particolarmente esposti al rischio di ipercalcemia i pazienti
immobilizzati, come ad esempio quelli che sono stati sottoposti ad un
intervento chirurgico.
Calcitriolo eleva i livelli sierici di fosfato inorganico.
Mentre questo é auspicabile in pazienti con ipofosfatemia, si richiede
invece cautela in soggetti con insufficienza renale a causa del rischio di
calcificazione ectopica.
In questi casi, il livello di fosfato nel plasma deve essere mantenuto ad una
concentrazione normale (2-5mg/100ml o 0.65-1.62mmol/l) tramite
somministrazione orale di appropriati agenti leganti il fosfato ed una dieta
a basso contenuto di fosfato.
Il risultato che si ottiene moltiplicando il valore della calcemia per quello della
fosfatemia (Ca X P) non deve superare i 70 mg2/dl2.
Devono continuare la loro terapia orale di fosfato i pazienti con rachitismo
da resistenza a vitamina D (ipofosfatemia familiare) che vengono trattati
con DIFIX.
Tuttavia sarà necessario tenere in considerazione una possibile stimolazione
dell’assorbimento intestinale di fosfato, visto che questo effetto può
modificarne il bisogno supplementare.
Poiché il calcitriolo é il metabolita disponibile piú efficace della vitamina D,
non si deve prescrivere nessun’altra preparazione a base di vitamina D
durante la cura con DIFIX, assicurando in questo modo che lo
sviluppo di una ipervitaminosi D venga evitata.
Se il paziente passa da una terapia con ergocalciferolo (vitamina D2) a
calcitriolo, potrebbero essere necessari molti mesi prima che la
concentrazione ematica di ergocalciferolo torni ai valori base (vedere
sezione Sovradosaggio).
I pazienti con una funzione renale normale che assumono DIFIX devono
evitare di disidratarsi.
Si deve sempre mantenere un’adeguata assunzione di liquidi.
In pazienti con una funzione renale normale, ipercalcemia cronica puó
essere associata ad un aumento di creatinina sierica.
La caduta dei valori della fosfatasi alcalina anticipa solitamente la comparsa
di ipercalcemia e può quindi essere un sintomo premonitore di
quest’ultima.
Nelle pazienti affette da osteoporosi post-menopausale e’ indispensabile
un controllo accurato della funzionalità renale e della calcemia prima di
iniziare la cura e ad intervalli regolari nel corso del trattamento con
DIFIX.
La sicurezza e l’efficacia di DIFIX nel bambino al di sotto dei 3 anni di età
non sono ancora state stabilite; pertanto l’uso sarà da riservare, a discrezione
del medico, ai casi di assoluta necessità.
Il medicinale non è controindicato per i soggetti affetti da malattia celiaca.
Tenere il medicinale lontano dalla portata dei bambini.
INTERAZIONI
“Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi
altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica”.
Dal momento che il calcitriolo é il metabolita disponibile piú efficace della
vitamina D, non si deve prescrivere nessun’altra preparazione a base di
vitamina D durante la cura con calcitriolo, assicurando in questo
modo che lo sviluppo di una ipervitaminosi D venga evitata. Se il paziente
passa da una terapia con ergocalciferolo (vitamina D2) a calcitriolo,
potrebbero essere necessari molti mesi prima che la concentrazione
ematica di ergocalciferolo torni a valori base.
Devono essere evitati dosi farmacologiche di vitamina D e suoi derivati
durante il trattamento con DIFIX per evitare possibili effetti addizionali e
ipercalcemia.
Si devono seguire in modo rigoroso le istruzioni sul regime dietetico prescritto, con particolare riguardo a supplementi di calcio ed è da evitarsi l’assunzione incontrollata di preparazioni addizionali contenenti del calcio.
Il trattamento concomitante con un diuretico tiazidico aumenta il rischio di
ipercalcemia. Il dosaggio di calcitriolo deve essere determinato accuratamente in soggetti che sono sotto terapia con digitale dal momento che l’ipercalcemia in tali pazienti puó provocare delle aritmie cardiache (vedi paragrafo precauzioni d’uso). Esiste una relazione di antagonismo funzionale tra analoghi di vitamina D, che promuovono l’assorbimento di calcio, e i corticosteroidi, che al
contrario l’inibiscono.
Medicinali contenenti magnesio (come ad es. gli antiacidi) possono provocare
ipermagnesemia e non devono perció essere assunti durante terapia con
DIFIX da pazienti sotto dialisi renale cronica.
Poiché DIFIX ha anche effetto sul trasporto di fosfato nell’intestino, reni ed
ossa, il dosaggio di agenti leganti il fosfato deve essere aggiustato in base alla concentrazione sierica di fosfato (valori normali: 2-5mg/100ml, o 0.65-1.62mmol/l).
I pazienti con rachitismo dovuti a resistenza a vitamina D (ipofosfatemia
familiare) devono continuare la loro terapia orale di fosfato. Tuttavia
è necessario tenere in debita considerazione una possibile stimolazione dell’assorbimento intestinale di fosfato, visto che questo effetto può modificarne il bisogno supplementare.
La somministrazione di induttori enzimatici come la fenitoina o il fenobarbital possono condurre ad un aumentato metabolismo e quindi a ridotti livelli serici di calcitriolo. Perció, possono essere necessarie alti dosaggi di calcitriolo se questi farmaci vengono somministrati in concomitanza.
Le sostanze che sequestrano gli acidi biliari, inclusa la colestiramina e
sevelamer possono ridurre l’assorbimento intestinale di vitamine grassosolubili alterando cosí l’assorbimento intestinale di calcitriolo.
AVVERTENZE SPECIALI
Gravidanza, allattamento e fertilitá
“Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale”.
Gravidanza
Si è verificata una stenosi supravalvolare aortica in feti di conigli con dosaggi
quasi letali di vitamina D somministrata alle coniglie gravide. Non c’é
evidenza che suggerisca che la vitamina D sia teratogenica negli umani
anche a dosi molto alte. DIFIX deve essere usato in fase di gravidanza soltanto se
i benefici superano il rischio potenziale per il feto. Nelle donne in stato di
gravidanza il prodotto va somministrato, nei casi di effettiva necessità,
sotto il diretto controllo del medico.
Allattamento
Si può ipotizzare che il calcitriolo esogeno passi nel latte materno.
Considerando la possibilità di ipercalcemia nella madre e di reazioni
avverse di DIFIX nei lattanti, le madri possono allattare mentre assumono
DIFIX a condizione che il livello di calcio sierico della madre e del neonato
venga monitorato.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Sulla base del profilo farmacodinamico degli eventi avversi riportati, si
presume che questo prodotto sia sicuro o che sia improbabile un suo
effetto avverso sull’utilizzo di macchine e sulla capacità di guidare.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Le capsule di DIFIX contengono sorbitolo. Se il medico le ha diagnosticato
una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo farmaco.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
La dose giornaliera ottimale di DIFIX va stabilita accuratamente per ogni soggetto sulla base dei valori della calcemia.
Osteodistrofia renale: l’efficacia del trattamento è condizionata dalla
contemporanea assunzione di calcio: nei soggetti adulti l’apporto
supplementare di calcio deve essere di 600-1000 mg al giorno.
La dose iniziale raccomandata di DIFIX è di 0,25 mcg al giorno; nei pazienti
con calcemia normale o solo leggermente ridotta, saranno sufficienti dosi
iniziali di 0,25 mcg ogni 2 giorni. Se dopo 2-4 settimane non si osservano
miglioramenti del quadro clinico e dei parametri biochimici, la dose di
DIFIX va aumentata di 0,25 mcg al giorno ad intervalli di 2-4 settimane.
Durante questo periodo la calcemia va controllata almeno due volte ogni
settimana e, se si riscontra ipercalcemia, la somministrazione di DIFIX e
quella addizionale di calcio andranno immediatamente sospese sinchè la
calcemia rientra in limiti normali.
La terapia sarà quindi ripresa con una posologia giornaliera inferiore di
0,25 mcg rispetto alla precedente.
La dose giornaliera ottimale di DIFIX, da stabilire secondo le modalità
prima indicate, è nella maggior parte dei pazienti compresa tra 0,5 mcg e
1 mcg. Posologie più elevate possono rendersi necessarie nel caso di
contemporanea somministrazione di barbiturici o di anticonvulsivanti.
Ipoparatiroidismo e rachitismo: la dose raccomandata di DIFIX e’ di 0,25
mcg al giorno, da somministrarsi al mattino. Nel caso non si noti
miglioramento nei parametri clinici e biochimici, la dose può essere
aumentata, ogni 2-4 settimane. Durante questo intervallo, la calcemia va
determinata almeno 2 volte ogni settimana.
Nei pazienti con ipoparatiroidismo, si può osservare talvolta una sindrome
da malassorbimento; in questi casi possono occorrere delle dosi più elevate di
DIFIX.
Osteoporosi post -menopausale: si consiglia di iniziare con la
somministrazione di 0,5 mcg due volte al giorno e, se i livelli calcemici non
presentano delle variazioni significative, continuare con questo dosaggio.
A differenza dell’osteodistrofia renale, è assolutamente da evitare un
apporto supplementare di calcio.
Durante il primo mese di terapia, la calcemia va controllata almeno una
volta ogni settimana. In caso di ipercalcemia (>11,5 mg/100 ml), la
somministrazione di DIFIX va sospesa sino al ripristino della normocalcemia.
A giudizio del medico è possibile l’associazione con la calcitonina
(soprattutto in caso di osteoporosi ad alto turnover).
Informazioni di carattere generale: stabilita la posologia ottimale, sarà
sufficiente un controllo della calcemia con cadenza mensile.
Nel caso in cui il livello sierico del calcio superi di 1 mg per 100 ml i valori
normali (mg 9-11/100 ml) la dose di DIFIX va ridotta in modo considerevole o
il trattamento va interrotto fino a quando si sia ristabilita la normale
calcemia.
Per favorire la rapida normalizzazione dei valori del calcio sierico si può
anche cessare la somministrazione supplementare di calcio prevista nella cura dell’osteodistrofia renale, dell’ipoparatiroidismo e del
rachitismo. Deve pur essere limitato il quantitativo di calcio introdotto con
la dieta.
Nel periodo di ipercalcemia, sarà necessario eseguire quotidianamente il
controllo dei livelli serici del calcio e del fosforo. Ripristinati i valori
normali, il trattamento con DIFIX può essere ripreso con una dose
giornaliera piu’ bassa di 0,25 mcg rispetto a quella precedente.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia del calcitriolo in capsule nei bambini non sono
state studiate sufficientemente in modo da poter formulare delle raccomandazioni sul dosaggio. Sono disponibili dati limitati sul calcitriolo in capsule nei pazienti in età pediatrica.
SOVRADOSAGGIO
Il sovradosaggio di qualsiasi forma di vitamina D determina manifestazioni
anche gravi.
L’ipercalcemia provocata da un eccesso di dose di vitamina D o suoi
metaboliti puo’ anche richiedere delle terapie d’emergenza.
L’esame radiografico delle regioni anatomiche sede di possibili
calcificazioni puo’ risultare utile per una diagnosi precoce.
Trattamento di ipercalcemia asintomatica: (Vedi paragrafo dose, modo e
tempo di somministrazione).
Visto che il sovradosaggio di Difix può provocare ipercalcemia ed in certi
casi ipercalciuria, la calcemia va dosata almeno due volte la settimana
nella fase di aggiustamento della posologia corretta. Una volta stabilita la dose
giornaliera ottimale, è sufficiente un controllo mensile della calcemia.
Poiché il calcitriolo é un derivato della vitamina D, i sintomi di surdosaggio
sono gli stessi di quelli di vitamina D. L’assunzione di alte dosi di calcio e
fosfato assieme a DIFIX possono provocare dei sintomi analoghi. Il risultato
ottenuto moltiplicando il valore della calcemia per quello della fosfatemia
(Ca X P) non deve superare 70mg2/dl2. Un alto livello di calcio nel paziente
dializzato può contribuire allo sviluppo di ipercalcemia.
Sintomi acuti di intossicazione da vitamina D: anoressia, cefalea, vomito,
costipazione.
Sintomi cronici: distrofia (debolezza, perdita di peso), disturbi sensoriali,
possibili stati febbrili accompagnati da sete, poliuria, disidratazione,
apatia, arresto della crescita e infezioni del tratto urinario.
L’ipercalcemia può portare a calcificazione metastatica della corteccia
renale, miocardio, polmoni e pancreas.
Devono esser prese in considerazione le seguenti misure precauzionali nel
trattamento del sovradosaggio accidentale: immediata lavanda gastrica o
induzione al vomito allo scopo di prevenire ulteriore assorbimento.
Si può somministrare paraffina liquida per facilitare l’escrezione fecale.
Sono consigliabili delle misurazioni ripetute del calcio sierico. Se persistono
elevati livelli sierici di calcio, si possono somministrare fosfati e
corticosteroidi e istituire misure per raggiungere una diuresi adeguata.
L’ipercalcemia a livelli elevati (>3,2 mmol/L) può portare ad insufficienza
renale, in particolare se i livelli di fosfato nel sangue sono normali o elevati
a causa della disfunzione renale.
“In caso di ingestione/assunzione accidentale di un dosaggio eccessivo di
DIFIX contattare immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino
ospedale”.
EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, DIFIX può causare degli effetti indesiderati sebbene non
tutte le persone li manifestino.
Studi clinici
Le reazioni avverse elencate di seguito riflettono l’esperienza con calcitriolo
durante le ricerche cliniche e la fase post marketing.
L’ipercalcemia è la reazione avversa più di frequente riportata.
Le frequenze degli effetti indesiderati elencati di seguito sono definite
secondo la seguente convenzione:
Molto comune: che si manifesta in più di 1 utilizzatore su 10
Comune: che si manifesta in 1-10 utilizzatori su 100
Non comune: che si manifesta in 1-10 utilizzatori su 1.000
Rara: che si manifesta in 1-10 utilizzatori su 10.000
Molto rara: che si manifesta in meno di 1 utilizzatore su 10.000
Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati
disponibili
Molto comune:
-Ipercalcemia
Comune:
– Cefalea, dolore addominale, nausea, eruzione cutanea, infezione delle vie
urinarie
Non comune:
-.Appetito ridotto, vomito, creatinina ematica aumentata
Non nota:
– Ipersensibilitá, orticaria, polidipsia, disidratazione, peso ridotto, apatia,
debolezza muscolare, disturbo sensoriale, costipazione, dolore addominale
superiore, eritema, prurito, ritardo della crescita, poliuria, calcinosi, piressia, sete
Atteso che il calcitriolo esercita l’attivitá della vitamina D, possono
insorgere effetti avversi che sono simili a quelli osservati qualora si
assuma una dose eccessiva di vitamina D, ad es. sindrome ipercalcemica o
intossicazione da calcio (a seconda della gravità e della durata
dell’ipercalcemia) (vedi sezione posologia, modo, e frequenza di
somministrazione, e sezione Precauzioni per l’uso).
Sintomi acuti occasionali includono nausea, vomito, secchezza delle fauci, dolore addominale o dolore, addominale superiore, riduzione dell’appetito, cefalea,
costipazione, dolori ossei e muscolari.
A causa della breve emivita biologica di calcitriolo, ricerche farmacocinetiche
hanno mostrato la normalizzazione di elevati livelli di calcio sierico entro
pochi giorni dall’interruzione della cura, cioé assai piú rapidamente
che nei trattamenti con preparazioni di vitamina D3.
Effetti cronici possono includere piressia, sete, polidipsia, poliuria, debolezza muscolare, riduzione del peso, disturbi sensoriali, disidratazione, apatia,
ritardo della crescita, infezioni del tratto urinario.
In concomitanza di ipercalcemia e iperfosfatemia di >6mg/100ml o
1.9mmol/l, puó verificarsi la calcinosi; questo fenomeno puó essere visibile
radiograficamente.
Possono insorgere in soggetti predisposti reazioni di ipersensibilitá che
includono eruzione cutanea, eritema, prurito ed orticaria.
Anomalie di laboratorio
In pazienti con una funzione renale normale, l’ipercalcemia cronica puó
essere associata ad un aumento della creatinina ematica.
Post marketing
E’ molto basso il numero di effetti avversi riportati nell’uso clinico di DIFIX
monitorati lungo un periodo di 15 anni per tutte le indicazioni ed ogni
singolo effetto, inclusa l’ipercalcemia, ha una percentuale di incidenza
dello 0.001% o inferiore.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglietto illustrativo riduce il rischio di
effetti indesiderati.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati
in questo foglietto, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre
segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite l’Agenzia Italiana del
Farmaco, sito web http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori
informazioni sulla sicurezza di questo farmaco.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: Vedere la data di scadenza riportata sulla confezione.
La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro e correttamente conservato.
Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata
sulla confezione.
Conservare a temperatura inferiore ai 30°C
I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei
rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali
che non usa più. Questa pratica aiuterà a proteggere l’ambiente.
Tenere il medicinale lontano dalla portata e della vista dei bambini
COMPOSIZIONI
Ogni capsula da 0,25 microgrammi contiene:
Principio attivo: Calcitriolo 0,25 microgrammi.
Eccipienti: butilidrossianisolo, butilidrossitoluene, trigliceridi a media
catena, gelatina, glicerolo, soluzione all’85% di sorbitolo, sorbitani e
mannitolo, etil-p-ossibenzoato sale sodico (E 215), propil-p-ossibenzoato
sale sodico (E 217), titanio diossido (E 171).
Ogni capsula da 0,50 microgrammi contiene:
Principio attivo: Calcitriolo 0,50 microgrammi.
Eccipienti: butilidrossianisolo, butilidrossitoluene, trigliceridi a media
catena, gelatina, glicerolo, soluzione all’85% di sorbitolo, sorbitani e
mannitolo, etil-p-ossibenzoato sale sodico (E 215), propil-p-ossibenzoato
sale sodico (E 217), titanio diossido (E 171), cantaxantina 10% (E 161).
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
DIFIX 0,25 microgrammi capsule molli
Astuccio da 30 capsule
DIFIX 0,50 microgrammi capsule molli
Astuccio da 30 capsule